domenica 5 ottobre 2014

pc 5 ottobre - Palermo: prima protesta studentesca contro governo Renzi e le sue riforme contro la scuola pubblica

E' ricominciato l'anno scolastico e gli studenti palermitani, nell'ambito di una giornata, il 3 ottobre, che ha visto la mobilitazione studentesca in diverse città, non hanno temporeggiato a dare una risposta al governo Renzi e alle sue politiche sempre più sfrontate di privatizzazione di scuola e università.
A fronte di tasse scolastiche più alte per gli studenti, in migliaia scesi in piazza Venerdì scorso a Palermo, si registra un drastico calo sia nella qualità dell'offerta formativa dinnanzi alla sete di sapere e le aspettative dei giovani che nelle strutture scolastiche sempre più fatiscenti e inidonee ad accogliere gli studenti.
La situazione non può che peggiorare, infatti, in continuità/salto di qualità con la riforma Gelmini, sempre più chiara e netta è l'intenzione dell'attuale governo Renzi/Giannini di rendere la scuola pubblica sempre più simile ad aziende consentendo l'ingresso di privati nella stesura dei curricula per esempio e dunque orientando il sapere esclusivamente al servizio del Capitale, a livello scolastico viene imposto con la nuova riforma proposta l'avviamento al lavoro: un vero e proprio potenziamento dell'obbligo per gli student
i, negli istituti professionali, e di svolgere lavoro non retribuito in fabbrica.
Una riforma che gli studenti in generale con questo primo corteo rigettano in pieno senza alcuna possibilità di mediazioni e compromessi.
Due sono stati i luoghi simbolo della manifestazione, Palazzo Comitini, sede della ex Provincia che dovrebbe provvedere alle spese di gestione e manutenzione degli edifici scolastici sempre più a rischio in città e abbandonati perché le risorse per questo mancano sempre e la sede del Comune riempita di sacchi di rifiuti rispetto al degrado in cui la città versa e all'immobilismo dell'amministrazione comunale.
Oggi è stato un primo momento di lotta utile per tastare gli umori degli studenti, un segnale positivo che a livello studentesco mostra la potenziale ribellione che gli studenti possono mettere in campo contro il governo Renzi, confermata già a Napoli il giorno prima con la combattiva partecipazione studentesca alla manifestazione contro i rappresentanti della BCE e dei governi europei con le loro politiche sempre più antiproletarie e antipopolari.
Sosteniamo la lotta che gli studenti mettono in campo, il prossimo appuntamento di lotta sarà il 10 ottobre, rigettando la mercificazione del sapere in tutte le sue forme da parte del governo al servizio dei padroni.
M. - giovani del circolo Proletari Comunisti di Palermo

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