giovedì 4 settembre 2014

pc 4 settembre - Nelle CASE di Berlusconi, costate milioni, crollano i balconi... e senza terremoto...

Costate 3 volte di più dei soldi previsti per la ricostruzione antisismica delle case vere, le C.A.S.E. (Complessi antisismici eco-compatibili) e i M.A.P. (moduli abitativi provvisori), che di provvisorio hanno solo l'abitabilità, si sbriciolano anche in assenza di eventi sismici: pensili che si staccano, soffitti che cedono, pavimenti che si spaccano, tetti che “fanno acqua”, decine di "casette" sequestrate perché costruite male e pericolose, isolatori antisismici costruiti "in frode" alle specifiche che erano state indicate dal bando di gara per l'assegnazione dell'appalto, una commessa da 7 milioni di euro.
Crolla così definitivamente quel teatro di cartapesta costruito sulle macerie del terremoto dell'Aquila dalla macchina dei miracoli e del consenso di Guido Bertolaso. Ai terremotati restano le macerie di una non ricostruzione: il danno - la beffa - il danno della beffa e ancora tanti aquilani senza casa e senza lavoro.

L’Aquila, ordinanza vieta di uscire sui balconi del Progetto case

Con un'ordinanza a firma del sindaco Massimo Cialente, il Comune fa divieto d'accesso ai balconi degli edifici del Progetto Case nelle piastre di Arischia, Cese di Preturo, Coppito 2, Collebrincioni e Sassa Nsi (in basso l'elenco completo). Un documento che fa riferimento esclusivo agli edifici realizzati dal raggruppamento temporaneo d'impresa composto dalla e, visto che il raggruppamento temporaneo d'impresa costituito dalla Iter Gestione e Appalti Spa, capofila, dalla Sled Spa e dalla Vitale costruzioni Spa, che si è aggiudicato parte della realizzazione delle new town.
Un'Ati, che ora non esiste più con le imprese in parte inglobate da altre aziende e che ha curato la realizzazione dell'edificio in via Gian Maria Volonté, dove è crollato il balcone. Dal sopralluogo sul posto è emerso che le cause che hanno generato il crollo del balcone sono da attribuirsi alle infiltrazioni d'acqua in corrispondenza dell'attaccatura del balcone. I tecnici comunali hanno valutato che il fenomeno delle infiltrazioni potrebbe ripetersi. Di qui il divieto.
Il sindaco ha emesso anche un’ordinanza per reperire trenta alloggi in altre new town da assegnare alle famiglie in seguito ai controlli saranno sgombrate. Lo rende noto l'assessore comunale al bilancio Lelio De Santis che ha la competenza della gestione del patrimonio del progetto case. De Santis è molto duro nel commentare il grave fatto. «Il crollo conferma quello che in tanti avevano detto sul progetto Case: costi pesanti, realizzazioni superficiali e fatte con i piedi, sicurezza poco e nulla e affari per le imprese - attacca de Santis - Ora dobbiamo mettere in sicurezza le persone perchè se continua a piovere, crollano altri balconi. Per questo il sindaco ha emesso due ordinanze».
Poi, un messaggio al governo: «quanto accaduto fa capire al Governo che ha costruito le case che la manutenzione straordinaria è una seria: quest'anno non ci hanno dato nulla, noi abbiamo messo in bilancio un milione, ma c'è bisogno di fondi straordinari. Poi dobbiamo accelerare le procedure per il soggetto che deve gestire per una manutenzione seria se no il patrimonio cadrà a pezzi». A proposito della creazione della società pubblico privato che dovrà subentrare alla Manutencoop nella manutenzione , de Santis ha sollecitato «l'advisor a presentare al più presto un piano valido con la sostenibilità di costi».
BALCONE SEQUESTRATO. Il personale del comando provinciale e della sezione di polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dell'Aquila ha sequestrato  il balcone crollato. il primo atto dell'inchiesta giudiziaria aperta sul caso e affidata al sostituto procuratore della Repubblica Roberta D'Avolio.  Il pm ha disposto il sequestro del balcone e della porzione esterna della facciata dell'edificio dove è avvenuto il crollo, per procedere agli accertamenti tecnici e verificare le cause. Il resto del palazzo resta non sequestrato e, quindi, abitabile, tranne ovviamente gli alloggi coinvolti nel crollo. Il provvedimento è stato eseguito con l'aiuto tecnico del comando provinciale dei vigili del fuoco, già intervenuto per la messa in sicurezza dei luoghi. Nei prossimi giorni proseguiranno le indagini per risalire ad eventuali responsabilità penali legate alla realizzazione della struttura crollata e all' identificazione dei soggetti coinvolti. Ieri il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, aveva ipotizzato l'indagine giudiziaria annunciando che avrebbe portato le carte alla procura della Repubblica che, comunque, da quanto si è appreso si è mossa di propria iniziativa.

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