mercoledì 10 settembre 2014

pc 10 settembre - il PD di Renzi partito del sostegno alle scuole private del Vaticano... una denuncia da Genova

Davide Gariglio è il segretario regionale piemontese del Partito (sedicente) Democratico, ed anche il capogruppo in Consiglio regionale.
Questo ‘signore’ ha alle spalle una carriera politica tutta legata alla tradizione democristiana, ed anche in questi giorni non perde occasione per mostrare tutto il suo schifoso papismo.
La polemica intentata da questo  riguarda il così detto ‘bonus scuola’, quell’indecente provvedimento che regala soldi alle famiglie che iscrivono i propri figli alle scuole private, che in Piemonte per oltre il novanta per cento sono nelle viscide mani della pretagli vaticana.
L’assessore alle Politiche scolastiche - la sedicente democratica, appartenente all’ala socialdemocratica, Gianna Pentenero - ha deciso di sospendere, fino al 2015, il bando che consegna alle famiglie papiste un contributo per pagare la retta decisa dalla pretaglia.
Il Gariglio le risponde, con una notevole faccia di bronzo: “Non possiamo far ricadere i costi della cattiva gestione della giunta Cota sulle famiglie meno abbienti”.
Peccato che le famiglie disagiate non pensino nemmeno ad iscrivere i loro figli alle scuole private: non fosse altro perché non hanno i mezzi per poter sostenere gli esorbitanti costi di queste.
La replica della Pentenero è allucinante: invece di attenersi alla Legge fondamentale dello Stato, la neodemocristiana pensa ad abbassare il reddito sotto al quale si può tranquillamente infrangere la Legge.
Qualunque amministratore pubblico, al momento della sua investitura, provvede a prestare giuramento di lealtà alla Costituzione; per questo motivo, voglio ricordare a questi ‘signori’ che la Legge fondamentale dello Stato, all’articolo trentatre comma terzo, recita: “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.
Pertanto, ogni e qualunque legge vada in senso contrario a questo precetto deve essere immediatamente abrogato; se le scuole private non riescono ad andare avanti senza continui finanziamenti da parte del pubblico, chiudano.
O, in alternativa, chiedano i soldi allo stato della Città del Vaticano: l’Istituto delle Opere Religiose non ha certamente problemi di liquidità, e può sicuramente far fronte ad eventuali problemi delle scuole da loro istituite.
Bosio (Al), 09 settembre 2014

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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