domenica 3 agosto 2014

pc 3 agosto - PERICOLO INFORMAZIONE A SENSO UNICO FIAT NEL NORD OVEST

La Fiat ha acquistato il settantasette per cento del maggiore quotidiano locale: Il Secolo XIX; l’altro ventitre per cento resta nelle mani di Carlo Perrone, uno dei tre precedenti proprietari.
Nonostante sia nata una casa editrice ad hoc, la Italiana Editrice (presidente John Elkann, suo vice il Perrone), resteranno - almeno per il momento - le due distinte testate: anche in questo caso, però, è evidente che siamo in presenza di un episodio che favorisce l’avanzata del moderno fascismo.
Un minimo di conoscenza della storia giornalistica del nostro Paese non può lasciare indifferente chi da sempre è impegnato, con alterne fortune, nella diffusione della controinformazione.
La Famiglia dei Belanti, attraverso la propria cassaforte denominata Ifil, è proprietaria della società che edita il quotidiano torinese in questione.
Non è un caso che, qualunque impresa editoriale abbia provato a fare concorrenza a quel fogliaccio che i torinesi chiamano affettuosamente “la busjarda”, sia andata miseramente fallita in men che non si dica: è arcinota l’avversione dei Padroni per antonomasia - che a parole si definiscono liberali - verso chiunque osi intralciare in qualche modo i loro affari.
La manovra è riuscita con il settore delle automobili, nel quale sono diventati monopolisti acquisendo uno dopo l’altro tutti i marchi concorrenti; ora lo stesso concetto tentano di applicarlo al campo dell’editoria: informazione a senso unico nel nord-ovest per inculcare ai cittadini di queste regioni - Liguria, Piemonte, e Val d’Aosta - la presunta bontà del pensiero unico dominante.
Genova, 03 agosto 2014

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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