giovedì 31 luglio 2014

pc 31 luglio - L'ipocrita equidistanza dell'ONU. Come fanno a dire che sia Israele e Hamas hanno commesso crimini di guerra?

A Gaza e in Palestina i soli criminali sono lo stato di Israele e i suoi padrini imperialisti Usa-UE-Italia. Sin dal 1948, come hanno, anche, testimoniato al loro concerto i Massive Attak


o come mostrano i bombardamenti che colpiscono scuole, ospedali,bambini che giocano a palla


Netanyahu: avanti con o senza tregua Onu contro Usa: «Arma Israele»
Israele chiama altri 16mila riservisti nella Striscia. Consiglio di Sicurezza Nazioni Unite: «Da entrambe le parti crimini di guerra». La Casa Bianca: «Ingiustificabile attacco Onu»

di Redazione Online
La sintesi della ventiquattresima giornata di combattimenti è un triste elenco di numeri diffuso dall’Onu: «Oltre l’80% delle persone uccise finora a Gaza sono civili, di cui 251 bambini». Tra le vittime ci sono anche sette membri dello staff dell’Onu, spiega il responsabile per gli affari umanitari, Valerie Amos, intervenendo in videoconferenza alla riunione del Consiglio di Sicurezza Onu. Un incontro chiesto con urgenza dopo i massacri di mercoledì, quando è stata colpita una seconda scuola delle Nazioni Unite che offriva ricovero agli sfollati. Decine di bambini sono rimasti uccisi, anche durante un attacco a un mercato. Da un lato l’Onu, tramite l’Alto commissario per i diritti umani Navi Pillay, ha accusato Israele e Hama di compiere «crimini di guerra». Ma ha anche denunciato he gli Usa devono smettere di «armare» Israele. Da parte sua la Casa Bianca alza la voce contro lo storico alleato e condanna la scelta delle truppe israeliane di colpire a Gaza strutture Onu come scuole e rifugi: «È (una politica) totalmente inaccettabile ed indifendibile».

«Violazione diritti umani»
Intanto i razzi di Hamas continuano a volare sopra il cielo di Israele, anche se pochi vanno a segno e si scontrano con il sistema antimissilistico Iron Dome. L’Onu ha accusato Israele e i militanti di Hamas di avere commesso «crimini di guerra» sulla Striscia di Gaza: con il posizionamento e il lancio di razzi all’interno di aree densamente popolate entrambe le parti stanno commettendo «una violazione del diritto umanitario internazionale, che potrebbero costituire un crimine di guerra, anche la guerra ha delle regole». Secondo Navi Pillay, l’Alto commissario delle Nazioni Unite, si stanno ripetendo gli stessi atti della guerra di Gaza del 2009, in cui l’Onu aveva concluso che Israele aveva deliberatamente colpito i civili: «Niente di tutto questo mi sembra essere accidentale. Israele sembra sfidare deliberatamente gli obblighi che il diritto internazionale impone», ha continuato Pillay che ha anche criticato gli attacchi di Israele contro le centrali elettriche, i sistemi fognari di Gaza e i pozzi d’acqua come parte di un modello di distruzione simile alla guerra di Gaza del 2009. Lo stesso membro dell’Onu, in giornata, aveva puntato il dito contro gli Stati Uniti: «Gli Usa hanno influenza su Israele e dovrebbero fare di più per fermare le morti. Israele viola deliberatamente il diritto internazionale. Basta armare il loro esercito».Nella stessa seduta del Consigli di sicurezza ha fatto sentire la sua voce anche l’ambasciatore israeliano che ha respinto le critiche al suo governo: «Hamas è responsabile di crimini di guerra e usa i civili come scudi umani. Basta con questa idea di Hamas che combatte per la libertà, è un’organizzazione terroristica».

Israele chiama i riservisti
Con un bilancio (1.400 palestinesi uccisi e 8.220 feriti, 56 soldati israeliani morti e tre civili) che ormai si può considerare il più grave dalla guerra con il Libano nel 2006, le operazioni israeliane nella Striscia non accennano a fermarsi. Il premier Benjamin Netanyahu ha annunciato che non accetterà alcun cessate-il-fuoco che tenti di impedire a Israele di distruggere tutti tunnel scavati dai miliziani. «Siamo determinati a compiere la nostra missione, con o senza il cessate il fuoco», ha detto parlando in apertura di una ennesima riunione del gabinetto di sicurezza. «E dunque non accetterò alcuna proposta (di tregua) che non consentirà all’esercito di completare questo lavoro, (necessario) per la sicurezza dei cittadini israeliani». Una delegazione di Hamas e della Jihad Islamica sarebbe giunta al Cairo per discutere dell’iniziativa egiziana sul cessate il fuoco nella Striscia.

Obiettivo: i tunnel
Secondi fonti dell’esercito israeliano la maggior parte dei 32 tunnel sono stati distrutti: servono pochi giorni per annientare gli altri. Il premier Netanyahu ha più volte ribadito che è determinato a concludere la missione di distruzione dei tunnel, con o senza “cessate il fuoco”. «Questa, ha spiegato, è la prima fase verso la smilitarizzazione della Striscia di Gaza. Al momento abbiamo neutralizzato decine di tunnel. Siamo determinati a proseguire». I tunnel sono quelli utilizzati dai miliziani palestinesi della Striscia di Gaza per cercare di infiltrarsi dall’enclave costiera in territorio israeliano.
31 luglio 2014 | 11:33

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