venerdì 25 luglio 2014

pc 25 luglio: ISRAELE=CRIMINALI DI GUERRA

Bombardata una scuola dell'ONU, centro di raccolta dei profughi... Basta con l'attacco a Gaza!

Strage in una scuola dell'UNWA. A Ginevra approvata l'istituzione di una commissione di inchiesta internazionale per crimini di guerra. Emergenza umanitaria, mancano acqua,pane, gasolio, plasma e medicinali.
di Bz
25 / 7 / 2014

Aggiornamento 24 luglio, 18°giorno di guerra.
Una scuola dell'Onu piena di profughi palestinesi è stata centrata durante combattimenti a Beit Hanun, nel nord della Striscia: 17 morti (molte donne e bambini) e circa 100 feriti, compresi membri dello staff delle Nazioni Unite. La strage è stata provocata da colpi di artiglieria sparati dall'esercito israeliano, secondo la stessa Onu e Hamas  ha segnato la guerra che continua a mietere vittime senza che nessuno sia riuscito al momento a fermare.
Le stesse speranze di tregua che erano circolate ieri, sono state smentite dalle dichiarazioni israeliane che esplicitamente fanno riferimento alle impossibità di accettare le richieste preliminari di Hamas, in particolare quelle di lascire liberi i punti di accesso a Gaza, che sono blindati dall'esercito israeliano e hanno trasformato la striscia in una prigione a cielo aperto con 2 milioni di prigionieri.
Ban Ki Moon si è detto "sconvolto dalla notizia dell'attacco alla scuola", ha ribadito "che tutte le parti devono rispettare i loro obblighi in base al diritto umanitario internazionale" e che i combattimenti "devono cessare ora", per questo oggi sarà al Cairo per sostenere l'ipotesi di una tregua.
La possibilità concrete sono quelle in un cessate il fuoco prolungato che permetta di portare medicinali e cibo alle popolazioni, che sono stremate, fonti ufficiali indicano che i profughi senza tetto siano oltre 150.000.
La guerra presenta il tragico bilancio di vittime: oltre 760 morti e più di 4mila feriti e una condizione umanitaria catastrofica. E sia la Croce Rossa sia l'Unicef hanno lanciato una campagna per la raccolta di fondi. I soldati israeliani rimasti sul campo sono 32, mentre i razzi seguitano a cadere su Israele, Tel Aviv compresa, dove i voli sull'aeroporto Ben Gurion sono però ripresi.
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Il numero delle vittime e di chi cerca di fuggire è sempre più alto, mentre non si contano le abitazioni e le strutture distrutte. Una operazione militare di distruzione che colpisce la popolazione civile della più grande prigione a cielo aperto del mondo. In allegato la lettera di Nurid Peled El Hanan, docente all'Università di Gerusalemme, premio Sacarov del Parlamento Europeo, con l'invito a boycottare e sanzionare gli interessi economici di Israele, inviata ai movimenti e allo stesso parlamento europeo.

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