sabato 7 giugno 2014

pc 7 giugno - come in afghanistan, sbirri porci e vigliacchi esercitano violenza e sorprusi impuniti - è il prodotto quotidiano dello stato di polizia moderno fascista gestito dai governi dei padroni

Monza, foto shock in commissariato: mani e piedi legati Un uomo steso a terra a pancia in giù, con i polsi bloccati dalle manette dietro la schiena. Un agente di polizia che controlla che stia fermo e un altro che gli lega le caviglie con quella che sembra una cinghia. È accaduto alla fine di maggio, una notte, nel commissariato di Monza: a scattare questa foto è stato probabilmente un collega dei due agenti (trentenni, in servizio da cinque anni) immortalati mentre usano una pratica di contenimento definita «non usuale» su un cittadino marocchino, fermato poche ore prima per una rissa, ubriaco, che aveva dato in escandescenze mentre attendeva il suo turno in corridoio. La foto è arrivata sulla scrivania dei vertici della polizia e il questore di Milano, Luigi Savina, ha inviato una relazione al procuratore capo di Monza, che potrebbe aprire un’inchiesta. Il commissariato monzese non è nuovo a episodi del genere: nel 2007 un agente immortalò un altro fermato ammanettato a un palo. Le stanze per trattenere i fermati non erano agibili, si difesero i poliziotti, e non lo sono tuttora, denuncia il sindacato di polizia Siulp, che attacca i vertici della polizia per le condizioni «al limite della decenza» di commissariati e questure. Ma ammette: «Quelle procedure di contenimento dei fermati non sono lecite» (Oriana Liso)

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