lunedì 16 giugno 2014

pc 16 giugno - I ricchi aumentano, anche nella "crisi"... e la povertà di più

Mentre da un lato le statistiche ufficiali riempiono quasi quotidianamente giornali e tv di dati sulla povertà crescente in Italia (con la necessità di raddoppiare perfino la raccolta del banco alimentare), e nel mondo, dall'altra aumenta il numero dei ricchi confermando, oltre ogni chiacchiera di politici e riformisti, la natura della società capitalistica. Nei momenti di crisi del sistema di produzione capitalistico, questo dato aumenta e diventa più visibile.
In queste statistiche vengono considerati ricchi gli individui con più di un milione di dollari e super ricchi quelli con più di 100 milioni di dollari. 
L’Italia è al nono posto con 281mila (erano 274mila nel 2012). Questo arricchimento non ha niente di miracoloso, è possibile solo con il travaso della ricchezza prodotta dalle masse lavoratrici nelle tasche dei padroni industriali, finanziari


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Sono 8,2 milioni i poveri in Italia, 3,4 milioni le persone in condizioni di assoluta indigenza. Mentre quasi una famiglia su quattro fa fatica ad arrivare a fine mese. Sono gli allarmanti dati che emergono dalla sesta indagine dell’Istat, “Noi Italia“, che offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del Paese. Risulta così che, nel 2012, l’11,1% delle famiglie italiane viveva in condizioni di povertà economica relativa, e il 22,4% presentava difficoltà economiche. Un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. La percentuale schizza al 37,5% se si prendono in considerazione solo le regioni meridionali (+12% in 2 anni). Senza contare che più della metà delle famiglie (il 57%) ha un reddito netto inferiore a quello medio annuo (circa 2.500 euro al mese).

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IL BILANCIO DELLA POVERTA’ MONDIALE

963 milioni di persone nel mondo vivono in condizioni di povertà.
Ogni cinque secondi un bambino muore di fame.
Ad oggi sono oltre 700 milioni i lavoratori informali che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno e circa 1.200.000 miliardi con meno di due dollari al giorno.
Senza contratto di lavoro né tutele sociali: nel 2020, due terzi della popolazione attiva mondiale potrebbe trovarsi a lavorare in queste condizioni.
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Banco alimentare
Oggi in Italia oltre 4.000.000 di persone sono sotto la soglia della povertà alimentare e il numero degli indigenti alimentari in Italia è in continuo aumento. Queste persone vengono sostenute nei loro bisogni primari da quasi 15.000 strutture caritative territoriali che attraverso i pacchi alimentari o le mense offrono aiuto a chi ne ha bisogno.
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I ricchi sono sempre di più. Lo testimonia il rapporto “Global Wealth 2014: riding a wave of growth” firmato da Boston Consulting Group  che stima che la ricchezza finanziaria privata sia cresciuta del 14,6% nel 2013, fino a raggiungere un valore complessivo di 152 trilioni di dollari. Il merito va alle performance del mercato azionario e alla ricchezza prodotta dai cosiddetti Paesi “Rde”, a rapido sviluppo economico. La crescita è stata addirittura più robusta rispetto al 2012, quando aveva toccato +8,7%, inoltre trovano conferma i trend già visti nel 2012: l’Asia-Pacifico (Giappone escluso) è la regione che cresce più velocemente, ma incrementi a doppia cifra hanno riguardato anche mercati come il Nord America, l’Europa Orientale, Medio Oriente, Africa e America Latina. Nord America e Europa Occidentale si confermano le regioni più ricche del mondo con, rispettivamente, 50,3 e 37,9 trilioni di dollari, ma l’Asia-Pacifico segue a breve distanza con 37 trilioni, chiudendo colmando le distanze con il Nord America da cui era separata dal 50% di ricchezza in meno nel 2008.
Cresce anche il numero di milionari  che, complessivamente, sono adesso 16,3 milioni (+19%), contro i 13,7 del 2012, in pratica l’1,1% di tutte le famiglie del mondo. Gli Stati Uniti tirano la volata con 7,1 milioni di case e 1,1 milioni di nuovi milionari. La Cina passa da 1,5 milioni di super ricchi a 2,4 milioni e supera il Giappone che conta adesso 1,2 milioni di milionari, 300mila in meno rispetto al 2012, complice la svalutazione dello yen. L’Italia è al nono posto con 281mila (erano 274mila nel 2012), preceduta da Regno Unito, Svizzera, Germania, Canada e Taiwan. Fra gli ultraricchi, con patrimonio superiore a cento milioni di dollari, gli Stati Uniti contano 4.754 famiglie, seguiti dal Regno Unito con 1.044 e dalla Cina con 983. L’Italia, con 374, è in decima posizione. Al Qatar va la palma di Paese con la più alta densità di nuclei familiari milionari con 175 su mille famiglie. In seconda posizione c’è la Svizzera con 127 e, in terza, Singapore con cento. Proporzionalmente, se gli Stati Uniti contano il più alto numero di miliardari, in termini di densità di ultra-ricchi Hong Kong batte tutti con 15,3 per milione, seguito dalla Svizzera con 8,5 per milione. 
Infine, la Russia si fa notare per l’incremento del 18,5% delle famiglie di super ricchi che adesso si attestano a 213mila, mentre si trova al primo posto per il tasso di crescita dei nuovi miliardari che passano da 328 a 536 nel 2013. Per i prossimi anni, il trend dovrebbe proseguire: Boston Consulting Group, infatti, stima che la ricchezza globale dovrebbe crescere di circa 5,4 punti percentuali nei prossimi cinque anni, fino ad sfiorare i 200mila miliardi di dollari nel 2018.

La quota di patrimonio parcheggiata nei paradisi fiscali è scesa dal 6,1% al 5,9% rispetto al dato complessivo.  Il luogo preferito dove i milionari preferiscono portare al sicuro le proprie ricchezze è ancora la Svizzera dove si trovano più di due mila miliardi di dollari portati all’estero da chi voleva proteggere la propria ricchezza dal fisco nazionale. Il 26% dei patrimoni nascosti nei paradisi fiscali si situa nella Confederazione Elvetica…
[La cosiddetta "evasione fiscale" è uno dei tanti divertimenti dei ricchi per "proteggere la propria ricchezza"].

da diverse fonti internet

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