mercoledì 11 giugno 2014

pc 11 giugno - La Fiat e il rinnovo del contratto: 500? No! 390? Nemmeno! 250? 200?...

Sono veramente dispiaciuti i sindacati della Fiat: Fim, UIlm, Fismic e Ugl (la Fiom non viene nemmeno invitata al tavolo e Landini arrabbiato per domani preannuncia… una conferenza stampa!) perché il padrone non vuole concedere nemmeno un contentino per tenere buoni gli operai che si vedono abbassare ogni giorno di più il salario, sia per il tipo di “nuovo” contratto stipulato, per i mancati rinnovi, appunto, per l’aumento delle ore di cassa integrazione, delle tasse ecc.
Infatti, come riporta Il sole 24 ore di oggi “Dopo 8 mesi di discussioni, la trattativa per rinnovo del contratto Fiat si è arenata sugli aspetti economici”. 8 mesi di trattativa… per che cosa? Innanzi tutto per elaborare la parte “normativa” che è quella che più inciderà sui ritmi, la flessibilità, insomma sul grado di sfruttamento degli operai alla catena di montaggio che con l’introduzione definitiva del metodo WCM soddisferà appieno le necessità di Marchionne in quanto a produttività, redditività ecc.
Questa parte normativa è stata elaborata congiuntamente tra Fiat e Fim, UIlm, Fismic e Ugl e su questo non c’è contrasto. Dice infatti il giornalista: “L’unico aspetto positivo, per i sindacati, è l’intesa di massima raggiunta su tutta la parte normativa: se si siederanno nuovamente al tavolo con la Fiat (ma non c’è una data), sarà solo per discutere degli aspetti economici, per poi firmare anche la parte relativa alle regole.”

Il disaccordo sarebbe invece sulla parte dell’aumento contrattuale. E qui comincia a dir poco la fiera delle barzellette perché Fim, UIlm, Fismic e Ugl erano partiti da una richiesta di 500 euro (lordi l’anno), ma Marchionne aveva fatto sapere che non c’era un centesimo, e allora i sindacalisti hanno pensato di fare la voce grossa e la scorsa settimana la richiesta è… scesa a 390!, e per far sentire al padrone quanto potrebbe essere pericoloso non accordare questa cifra Fim, UIlm, Fismic e Ugl hanno fatto sapere che comunque non sono disposti a scendere sotto quota 300!
La Fiat, che era partita da zero, arriva ad offrire 200 euro! E ieri, in un impeto di bontà, è salita sino a 250, una tantum, “meno di 20 euro lordi al mese”!

Insomma con la firma del contratto di lavoro specifico i nodi vengono al pettine perché a forza di concedere di tutto e di più adesso il padrone non si accontenta, vuole proprio tutto. E Di Maulo della Fismic, da sempre il sindacato dell’azienda, non si capacità: ma come? Questa cifra, dice: “moltiplicata per tutti gli 86mila lavoratori del gruppo, avrebbe comportato un investimento inferiore a quello necessario per l’acquisto di una macchina a controllo numerico: crediamo che un accordo con tutti i dipendenti del gruppo valga più di una sola macchina.” Qualcuno provi a capire questo tipo di “ragionamento”!


Ma Fim, UIlm, Fismic e Ugl hanno l’arma di riserva e la buttano lì sul tavolo: “… lunedì si riuniranno le segretarie nazionali dei 4 sindacati (mentre per oggi la Fiom, esclusa dal tavolo, ha convocato una conferenza stampa) che dovrebbero decidere il blocco degli straordinari a partire, probabilmente, già da martedì.” Ma anche il giornalista è costretto, sbeffeggiando, ad ammettere: “Un’arma non letale, considerando che molti lavoratori sono in cassa integrazione e che tutti hanno bisogno di lavorare e guadagnare di più” perché “D’altronde gli stessi sindacati vogliono evitare scontri duri con l’azienda, dopo aver avviato con Fiat un percorso di innovazione degli schemi contrattuali che non vogliono rinnegare e che continuano a difendere.”

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