martedì 20 maggio 2014

pc 20 maggio - "ALZARE LA TESTA E UNIRSI CONTRO IL NUOVO SCHIAVISMO DELLE COOPERATIVE"

Dalle lotte degli operai della logistica di Bergamo/Milano: 

Ieri si è tenuta l'assemblea sindacale dei lavoratori della cooperativa servizi e lavoro, dove ci sono oltre 100 facchini a rischio posto di lavoro per il cambio del cliente metro nel magazzino ND di Trezzo.
I lavoratori hanno deciso di intraprendere un'altra strada rispetto a quanto prospettato dai sindacati confederali cgil-cisl-uil con la firma del verbale di accordo del 22 aprile 2014 sottoscritto con cooperativa-consorzio-nd, dove si apre la strada ai licenziamenti attraverso la mobilità, perchè ritengono che ci siano le condizioni per mantenere il lavoro nel magazzino attraverso l'entrata di un nuovo cliente, già confermata dalla nd.
Per questo come sindacato abbiamo aperto lo stato di agitazione, in attesa che venga confermato l'incontro richiesto dal sindacato slai cobas da effettuarsi entro mercoledi 21 c.m., in cui verranno portate le richieste alternative decise in assemblea, in quanto i lavoratori sono decisi a lottare per trovare un accordo che garantisca i posti di lavoro.

Nel loro volantino gli operai scrivono: “L'accordo sindacale di cgil-cisl-uil del 22 aprile sono solo impegni generici, vogliono solo tenerci buoni e farci lavorare fino a giugno e poi buttarci fuori con un bel calcio nel culo. Ma non ci riusciranno !!!
Infatti l'unica cosa scritta chiaramente è quella che nd-soluzioni globali servizi e lavoro e cgil-cisl-uil vogliono imporre ai lavoratori di non scioperare. Questo ricatto, oltre ad essere inaccettabile per qualsiasi sindacato degno di questo nome, ha il solo scopo di impedire la lotta dei lavoratori che è l'unica garanzia per tutelare il lavoro e i nostri diritti...
Ci sarebbero le condizioni non solo per non perdere posti di lavoro, ma anche per non peggiorare le condizioni retributive e normative di un possibile cambio appalto.
Lo slai cobas propone un'altra strada, quella di costruire tra i lavoratori un'opposizione a questo accordo, lottando fino in fondo per difendere il posto di lavoro e non accettare di essere messi fuori senza nessuna garanzia.
I lavoratori devono scegliere o continuare ad essere divisi e deboli e quindi schiavi nelle mani di chi ogni giorno ci sfrutta, e poi ci butta via come scarpe rotte. Oppure alzare la testa rivendicare un lavoro sicuro e dignitoso, unirsi agli altri operai della logistica che stanno lottando, per essere più forti e vincere contro il nuovo schiavismo delle cooperative.

Come rispondono i padroni delle cooperative alle lotte: in riferimento alle agitazioni presso il deposito di Chiari, la direzione dell’azienda Sma s.p.a. desidera precisare quanto segue: siamo totalmente estranei alle agitazioni che stanno coinvolgendo il nostro deposito di chiari, in quanto i lavoratori coinvolti non sono nostri dipendenti diretti, ma sono assunti dalla ditta appaltatrice del deposito dei secchi futura soc.cop. stiamo collaborando con le forze dell’ordine, perché il deposito possa continuare la normale attività, sia per garantire il servizio alla nostra clientela, sia per tutelare i nostri collaboratori che si trovano presso il deposito per fare il loro dovere.”

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