giovedì 1 maggio 2014

pc 1 maggio: di lotta a Bergamo con i lavoratori immigrati delle logistiche

UNIAMO LE FORZE! SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI, SE VINCE UNO VINCIAMO TUTTI!
Siamo i lavoratori delle logistiche, movimentiamo merce per le grandi marche della distribuzione dentro gli enormi parallelepipedi spuntati come funghi lungo le grandi arterie stradali di tutto il paese. Grazie al sistema del subappalto a consorzi e a cooperative di facchinaggio, le grandi catene di supermercati (LD/Carrefour/Bennet/Metro/Esselunga/Coop/Il Gigante/Sma ecc) realizzano guadagni milionari sulla nostra pelle, costringendoci a lavorare in condizioni indegne, obbligati a turni massacranti, ricattati, mal pagati e condannati al precariato, fino a che, dopo averci spremuto come dei limoni, non decidono di scaricarci, per sostituirci con braccia fresche e possibilmente disposte a sopportare condizioni ancora peggiori.
Quando un gruppo di lavoratori alza la testa, rivendicando diritti, oppure semplicemente per 

aderire ad un sindacato conflittuale, il committente revoca l’appalto alla cooperativa e di punto in bianco gli operai si ritrovano in strada. Nel frattempo, grazie a dei prestanome, si inventa una nuova cooperativa e l’appalto viene ri- assegnato permettendo così un ricambio totale della manodopera. Tutte queste manovre possono ripetersi impunemente e all’infinito grazie ad un sistema che si regge su leggi/contratti filo-padronali e sulla connivenza dei sindacati confederali complici e corrotti. Ma da diversi anni in questo settore sono scoppiate decine le lotte e anche a Bergamo, sono diversi i magazzini dove si portano avanti vertenze con determinazione e tenacia. 
Nel nostro caso, dopo anni da facchini per la Lombardini (sempre tramite innumerevoli cooperative), nel gennaio 2014, siamo rimasti improvvisamente senza lavoro, perchè la nuova proprietà, LDD, ha deciso di unificare le attività di due magazzini in un unico grande polo di distribuzione a Trezzo e le cooperative appaltanti, hanno usato questo pretesto per liberarsi di 160 lavoratori considerati poco malleabili e troppo “garantiti” da contratti a tempo indeterminato (?). Da quel momento la nostra lotta non si è più fermata, scioperi, blocchi, presidi, volantinaggi… mentre il nostro sindacato trattava per ri-ottenere il posto per tutti. Ill 4 aprile scorso, per tentare di fermarci, dopo una notte di blocco al mag di Trezzo, è stata addirittura organizzata una squadraccia di 200 tra autisti e crumiri che, agli ordini dei capi e capetti delle cooperative, è uscita dal magazzino per aggredirci con mazze e bastoni. Mentre polizia e carabinieri fingevano di non vedere. Ma noi ci siamo arresi e dopo quell’ignobile attacco siamo tornati davanti ai cancelli in corteo assieme ai compagni di altre logistiche (ND, SMA, IPER, ITALTRANS, K-N) che come noi, ogni giorno, sono costretti a strappare con i denti condizioni di lavoro dignitose. Confrontandoci con loro abbiamo avuto la conferma che i problemi sono gli stessi ovunque e che l’unica soluzione per risolverli non può che essere l’unione di tutte le lotte.
LE NOSTRE MILLE VERTENZE, SE UNIFICATE, POSSONO DIVENTARE UNA BOMBA, CHE PUÒ E DEVE FAR SALTARE QUESTO VERGOGNOSO SISTEMA DI SFRUTTAMENTO.
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