mercoledì 5 marzo 2014

pc 5 marzo - DA PARIGI 8 MARZO DELLE DONNE IMMIGRATE


PARIGI: "PER L'8 MARZO: DONNE SFRUTTATE, SENZA DOCUMENTI, DEI QUARTIERI; USCIAMO DALL'OMBRA!


Prepariamo un 8 marzo femminista e popolare! L'8 marzo: usciamo dall'ombra per vivere libere!
Come tutti gli anni, Femmes en lutte 93 parteciperà alle celebrazioni riguardo l'8 marzo!
Quest'anno, costituiremo un corteo  per far sentire la voce delle donne sfruttate, senza documenti e dei quartieri!...

USCIRE DALL'OMBRA per non nascondersi più, per non aver più paura. Per denunciare le violenze economiche, sociali e domestiche che subiamo. Come nel 2010 hanno fatto le donne del quartiere Francs-Moisins <> e subire umiliazioni da parte delle amministrazioni.
USCIRE DALL'OMBRA per non aver più paura di denunciare i crimini razzisti e polizieschi che lasciano le famiglie ed i vicini funestati di fronte ad una giustizia a due velocità!
USCIRE DALL'OMBRA  rispetto alle femministe  istituzionali e borghesi che negano le nostre realtà sociali in nome dell'unità di tutte le donne. Sta a noi raccontare le oppressioni che viviamo, non dobbiamo lasciare che le femministe borghesi parlino a nostro nome. Non viviamo la stessa realtà! Non abbiamo le stesse priorità!
USCIRE DALL'OMBRA  contro i discorsi che dicono che solo gli uomini dei quartieri popolari sono sessisti e violenti! Bertand Cantat, DSK, Polanski non sono né neri, né arabi, né poveri! I loro errori e le loro violenze contro le donne sono rimasti impuniti, perché sono borghesi. Sta a noi stesse definire le oppressioni che viviamo e come organizzarci! Per non lasciare più altre donne o uomini parlare a nostro nome!...
USCIRE DALL'OMBRA contro l'omofobia, la lesbofobia e la transfobia! Contro i discorsi che sostengono che l'omosessualità non esiste nei nostri quartieri e che é una <>...
USCIRE DALL'OMBRA per criticare i movimenti politici e sociali che dicono che il femminismo non é materia degli abitanti dei quartieri, né degli immigrati, né del movimento operaio. Noi, femministe dei quartieri, francesi o immigrate, sfruttate e precarizzate, con o senza documenti, usciamo dall'ombra per difendere un femminismo popolare e multiculturale di lotta di classe!
PER VIVERE LIBERE!
Vivere libere, significa avere il diritto di circolare liberamente senza paura di farsi arrestare per i documenti ed essere espulse. Significa poter lavorare senza essere sfruttate da altre donne che approfittano del nostro status di clandestine per farci subire le peggiori condizioni di lavoro!
Vivere libere significa rivendicare di essere nei luoghi pubblici il giorno, la notte, ovunque. significa poter scegliere il proprio abbigliamento senza farsi insultare se si indossa una mini gonna; o senza essere aggredite dai razzisti se portiamo un velo.
Vivere libere significa combattere la precarietà delle nostre vite imposte dal padronato e dai governi: paura dei licenziamenti, interim, disoccupazione di massa, salute al ribasso, alloggi insalubri..
Vivere libere significa poter assumere il proprio orientamento sessuale senza la paura di essere bandite dalla propria famiglia o dalla proprio comunità, senza la paura di essere aggredita o insultata per strada o a lavoro.
Vivere libere significa poter scegliere liberamente il/la proprio/a partner, senza la pressione familiare o economica o burocratica . Significa potersi separare ed avere un'autonomia finanziaria. Significa poter scegliere o meno la maternità, poter accedere all' IVG e l'accesso agli asili per tutte. Significa poter amare chi ci pare, come ci pare.
Vivere libere significa unirsi per costruire un avvenire più sereno per noi stesse e non dover più nascondersi o combattere da sole. Costruire il nostro movimento femminista di lotta di classe contro l'oppressione, il sessismo, le discriminazioni, il razzismo. Significa anche organizzarsi collettivamente nelle associazioni, sindacati, partiti o tra vicini, colleghi, per creare solidarietà contro lo sfruttamento.
Far vivere il nostro femminismo!
facciamo tacere quelli e quelle che dicono che quando le donne si organizzano dividono il nostro fronte.
Insieme, creiamo un femminismo popolare anti-omofobo ed antirazzista. un femminismo di lotta di classe decisamente multiculturale ed internazionalista!
Facciamo un corteo per l'8 marzo per far sentire la nostra voce, creare la nostra rivolta ma anche per acquisire fiducia nelle nostre forze!
Questa data dell'8 marzo é la nostra, abitanti dei quartieri popolari!
facciamola vivere con forza e rabbia!"

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