giovedì 20 marzo 2014

pc 20 marzo- La Procura di Roma continua l'accanimento repressivo contro le occupazioni di case e degli spazi sociali

Le accuse della magistratura sono di associazione a delinquere, estorsione e commercio abusivo!


Da Centocelle ad Anagnina, mattina di sgomberi per tre occupazioni

A essersi svegliate con le forze dell'ordine alla porta sono gli stabili di via delle Acacie a Centocelle, l'ex scuola Hertz ad Anagnina e il centro sociale Angelo Mai.
Redazione19 marzo 2014

Giornata di sgomberi ieri a Roma. Secondo quanto scrivono i Movimenti per il diritto all'abitare si sono svegliate con le forze dell'ordine alle porte le occupazioni abitative di via delle Acacie 56 a Centocelle e l'ex scuola Hert in via Tuscolana 1113 nei pressi della metro Anagnina. Secondo quanto si apprende nei due stabili abitati vivevano circa settanta famiglie. Circa duecento persone tra cui oltre cinquanta bambini a Centocelle mentre un centinaio, tra cui una ventina di bambini, in via Tuscolana. Sempre questa mattina è stato posto sotto sequestro il centro sociale Angelo Mai in via delle Terme di Caracalla.

Il 'sequestro preventivo' è stato disposto dal Tribunale di Roma. Oltre agli sgomberi sono scattate anche 21 perquisizioni. Come informa la Questura di Roma i destinatari dei provvedimenti sono esponenti del “Comitato popolare di lotta per la casa”. L’attività di polizia giudiziaria si colloca nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla DIGOS e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma.

Gli inquirenti parlano di "sodalizio dedito alla sistematica realizzazione di fattispecie criminose" come "invasione di edifici ed estorsioni, queste ultime in danno degli occupanti con riferimento al pagamento di somme di danaro pretese sine titulo". Se due delle occupazioni erano a scopo abitativo, l'Angelo Mai era stato "adibito abusivamente ad esercizio ricettivo”.

“Questa mattina all'alba le forze dell'ordine sono entrate nello stabile e hanno sfondato le porte” racconta una occupante. “Ora ci stanno facendo entrare accompagnati per recuperare alcuni dei nostri effetti personali ma questa sera non sappiamo nemmeno dove andare a dormire. Non bisogna dimenticarsi che qui vivono un centinaio di bambini. Ora attendiamo una soluzione dal municipio. Per noi non ci sono proprio alternative” ha continuato. “Io sono cassaintegrata da diversi mesi. Nello stabile vivono tanti nuclei familiari monoreddito. Che alternative abbiamo?”.



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