martedì 11 marzo 2014

pc 11 marzo - UCCISIONE DELLE FIGLIE DA PARTE DELLA MADRE, LASCIATE I VOSTRI LAMENTI SCANDALIZZATI, E' QUESTO SISTEMA IL VERO ASSASSINO...

Non si tratta di un episodio a sè stante ma di un fenomeno sociale, di normali donne.
Nelle attuali condizioni di grave crisi, di estrema pesantezza ideologica, morale esplodono le contraddizioni, esplode la pesantezza delle condizioni di vita, la difficoltà a trovarsi da sola nelle cura dei figli e del loro futuro.
La crisi non è solo economica, è crisi ideologica, di impotenza disperante di fronte alle difficoltà di vita; del venir meno di valori, il rapporto di coppia, la famiglia, la tranquillità delle condizioni di vita, valori non certo di per sè positivi, che anzi contengono già un nucleo di devastazione, di deviazione, di accecamento per quello che sono o possono essere in questa sistema sociale oppressivo i rapporti d'amore, le famiglie, i concetti di tranquillità, ecc., che possono trasformarsi da puntelli di felicità, di garanzia, in realtà che si ritorcono contro, diventando tante catene pratiche e mentali.
A questo si unisce la condizione di solitudine, l'affrontare i problemi come se fossero solo personali - cosa assolutamente non vera, soprattutto per le donne - la chiusura disperante nel proprio particolare.
Ma tutto questo è frutto di un sistema sociale che esaspera i problemi, che propaganda a piene mani l'antisocialità, l'individualismo, o una socialità fatta di tante singole persone "per bene" ognuna chiusa nella propria casa, in cui il "sociale" viene deviato, o concentrato nelle spazzature di programmi televisivi, come il misurare le persone per le loro "capacità individuale a farcela" e colpevolizzare/isolare di fatto tutti gli altri.
In questo modo si devia la disperazione verso sè stessi, o verso le vite delle persone su cui puoi avere un misero potere (i figli), invece di rivolgersi contro un sistema che crea tutto questo, e in questo trovare le ragioni sociali, collettive.

MC

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