domenica 9 febbraio 2014

pc 9 febbraio: BRASILE: CONTINUA LA CARNEFICINA OPERAIA IN NOME DEI MONDIALI DI CALCIO

Manaus. Un altro operaio muore nella costruzione dello stadio "mundial"
  • Sabato, 08 Febbraio 2014 19:11
  • Patrizia Cortellessa
Quanti lavoratori dovranno morire ancora prima del fischietto di inizio della Coppa del mondo in Brasile? Risposta: giugno è praticamente alle porte e 5 dei 12 stadi che in Brasile ospiteranno la Coppa del Mondo sono ancora in costruzione, compreso quello di San Paolo dove dovrà essere giocata la partita d’inizio
Conclusione: di certo non sarà la sicurezza sul lavoro il primo punto all’ordine del giorno nelle agende ufficiali.
Anzi. Ieri mattina ha perso la vita un altro operaio in Brasile, mentre lavorava al completamento di uno stadio dei Mondiali: Antonio José Pita Martins, edile portoghese di 55 anni che stava lavorando all’”Arena Amazonia” di Manaus. E’ stato colpito da un pezzo di calcestruzzo caduto da una gru ed è morto in ospedale dove era stato trasportato … neanche subito, visto che – secondo quanto riferito alla stampa da un altro operaio che ha voluto rimanere anonimo - l’ambulanza sarebbe arrivata dopo più di 40 minuti. I lavori dello stadio di Manaus (lo stadio nella foresta pluviale nella foresta amazzonica), dove fra l’altro il 14 giugno l’Italia affronterà l’Inghilterra, sarebbero dovuti terminare lo scorso dicembre e questo significa che “bisognava fare in fretta” e lavorare giorno e notte per rimontare i ritardi.

Martins è il terzo operaio che muore nella costruzione di quello stadio. Il suo nome va ad aggiungersi infatti a quello di Raimundo Nonato Lima e Marcleudo Ferreira, altri due lavoratori morti a marzo e dicembre 2013 nel completamento dei lavori dell’Amazzonia Arena, mentre dall’inizio dei lavori per la costruzione dei 12 stadi per la Coppa del Mondo i lavoratori morti sono sette. A dicembre dopo la morte di Ferreira, almeno 1.800 operai – secondo il sindacato Sintracomec - avevano incrociato le braccia per rivendicare condizioni di sicurezza migliori e denunciare la pressione subita per l’accelerazione dei lavori nei cantieri. E nuovi scioperi, dopo l’ennesima morte sul lavoro nello stadio di Manaus, sono stati annunciati dal sindacato per i prossimi giorni.


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