giovedì 27 febbraio 2014

pc 27 febbraio - FUORI I RAPPRESENTANTI E I LORO DIKTAT DALL’UNIVERSITA’‏ dal Collettivo universitario rivoluzionario palermo

FUORI I RAPPRESENTANTI E I LORO DIKTAT DALL’UNIVERSITA’‏

Lettere
Gli studenti del Cur, collettivo universitario rivoluzionario, prendono posizione contro l’operato delle associazioni rappresentative universitarie, come l’ Udu , che sono in “trattativa” col nuovo consiglio di Struttura della Scuola di Scienze Umane (ex Facoltà di Lettere e Scienze della Formazione) al fine di spazzare ogni voce fuori dal coro, fuori dalle istanze istituzionali dell’università.
Giorno 18 febbraio, al secondo consiglio, i rappresentanti delle associazioni hanno assunto la posizione (condivisa dall’autoritario nuovo Preside della Scuola prof. Cusimano) di attacco: il punto fondamentale di questo consiglio per l’UDU (anziché fare il lavoro che questi soggetti pazientemente raccontano come belle favolette agli studenti durante il periodo elettorale) è la redistribuzione degli spazi della facoltà, a discapito delle realtà organizzate al di fuori del contesto rappresentativo, a favore di quelle che invece ne sono all’interno. All’Udu evidentemente non bastano più gli spazi e i finanziamenti a loro dedicati…Questa manovra sporca e velata dallo “spirito di legalità” ha invece il senso di un attacco agli studenti, a chi realmente vuole creare una lotta studentesca, a chi vuole realmente che gli studenti siano in prima linea e protagonisti attivi dell’università, attraverso l’organizzazione di momenti extracurriculari quali assemblee, cineforum, momenti di propaganda, informazione e costruzione di mobilitazioni contro l’attacco all’istruzione e chiaramente attraverso l’occupazione di spazi che a gli studenti vengono negati. Tanto per fare mente locale, ricordiamo ad esempio che la sospensione del progetto per il parcheggio a pagamento all’interno della cittadella universitaria è stata possibile solo grazie alla lotta degli studenti e NON grazie alle associazioni (alcune delle quali, tra cui proprio l’UDU, non puntavano alla decadenza del progetto ma proponevano rimedi estemporanei o “vie di mezzo” che in ogni caso avrebbero comportato un esborso economico da parte degli studenti). Questo è il senso della creazione di collettivi extraistituzionali: noi non puntiamo ad accaparrare fondi dalle tasche degli studenti come loro, non puntiamo a fare carriera all’interno delle istituzioni universitarie. Riteniamo quindi l’operato dell’UDU  un palese attacco che non può essere giustificato. Lo scopo nella sostanza di queste associazioni è quello di ampliare la propria visibilità, il potere e soldi alleandosi con la figura autoritaria del nuovo preside, visto che non attecchiscono più tra i tanti studenti disillusi e al contempo tentare di bloccare chi non la pensa come loro. Essi portano in piccolo, all’interno dell’università, le peculiarità e le dinamiche di governi, Stati e sindacati confederali (l’UDU è il sindacato studentesco della Cgil, ossia uno di quei sindacati complici nello smantellamento dei diritti dei lavoratori… e la linea del sindacato universitario non può differire), applicando quelle stesse dinamiche nei confronti di chi fa dissenso all’università: anziché occuparsi di ciò che promettono in fase elettorale nei loro megacartelloni affissi in quegli spazi e che a noi “semplici studenti” vengono negati, le associazioni come partiti politici pensano bene di tentare la via del soffocare (col beneplacito dei suoi alleati) quelle realtà scomode che concretamente lavorano per un progetto di cambiamento, per riprenderci quello che ci spetta di diritto, l’università, i suoi spazi, i suoi strumenti per un sapere che sia critico e non dettato dalle loro logiche di profitto.
Per il reale volto di questi sindacati e associazioni universitarie, che portano solo acqua al loro mulino e soldi nelle loro tasche a discapito degli studenti, vittime della distruzione dell’istruzione anche a causa di questi, è bene diffidare sempre e valutare criticamente il loro operato, quale che sia l’iniziativa o l’idea che propongono all’interno delle facoltà, e non sperare di lavorare per gli interessi degli studenti unitamente a loro. Il loro scopo finale è sempre lo stesso: portare avanti il proprio tornaconto infischiandosene degli universitari.
NON VOGLIAMO ESSERE RAPPRESENTATI DA NESSUNO! BASTA CON LA DELEGA AI RAPPRESENTANTI! FUORI LE LOGICHE PARLAMENTARI E DI POTERE ALL’UNIVERSITA’!!!

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