giovedì 9 gennaio 2014

pc 9 gennaio - Operai Fiat Termini Imerese, parte il presidio permanente

Da ieri è partito un presidio davanti i cancelli dello stabilimento Fiat di Termini Imerese che i sindacati confederali hanno detto deve essere permanente. Si tratta di un primo passo positivo: che si riprenda una discussione sul futuro degli operai partendo dalla fabbrica e non dalle istituzioni , un passo positivo al quale ha di certo contribuito l'azione di un gruppo di operai che si sta autorganizzando e ha fatto conoscere un programma di iniziative a lunga scadenza che prevede ogni tipo di azione, tra queste c'è stata appunto una assemblea tenuta davanti ai cancelli circa un mese fa.
Riportiamo sotto la cronaca di un compagno del circolo di proletari comunisti.

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Breve cronaca dalla Fiat di Termini Imerese

oggi, giorno 08/01/2014 alle ore 13 è iniziata l'assemblea organizzata dalla Fiom davanti la Fiat di Termini. Era prevista l'assemblea per le 12, ma Mastrosimone segretario dalla Fiom si è fatto attendere, nel frattempo ho parlato con degli operai che mi stavano spiegando un po' la situazione di come era organizzata la cosa. Mi hanno spiegato che l'assemblea era organizzata dalla Fiom, che oggi si doveva decidere di fare un presidio permanente, ma questa decisione doveva essere presa dai sindacati confederali.

La situazione che si presenta in questo momento: gli operai della Fiat sono in cassa integrazione ma ormai ad aprile in scadenza, poi gli operai di ditte esterne come la Lear che ha licenziato ben 160 operai e la Clerprem che ne ha licenziati 19.

Verso le 12 l'aria che si respirava fra gli operai era un po' tesa a tal punto che arrivata una macchina nel centro della strada viene bloccata e non fatta passare... ne è nata una discussione abbastanza accesa con l'automobilista e tra gli stessi operai... In poche parole è nata la così detta guerra fra poveri stamattina ed è quello che il signor Marchionne per ora spera, ed anche quello che incitano a fare tutti i sindacati confederali che in questi anni hanno portato la Fiat alla fine per non condurre una vera lotta di classe operaia, ma invece favoreggiando i padroni...

Dunque in seguito alle 13 finalmente arriva Mastrosimone e giunge immediatamente al gazebo per iniziare il suo ennesimo discorso agli operai della Fiat,

Apre il discorso subito dicendo che la situazione è messa veramente male perché gli ammortizzatori sociali stanno per scadere e gli operai delle due aziende sono stati licenziati (sta parlando colui che ha portato con le sue "lotte" alla situazione in cui si trovano), e poi in seguito si lamenta della divisione che c'è tra gli operai, e getta la colpa tutta su di loro sul fatto del fallimento delle vecchie lotte. Quello che però non dice il signor Mastrosimone è che in passato lui e il suo sindacato hanno sempre fatto accordi con il padrone e per il padrone, lo testimoniano anche alcuni operai che lo hanno visto dire in alcune azioni sindacali "si facciamo, facciamo" e poi dopo avere avuto l'incontro con la dirigenza della Fiat e avendo avuto probabilmente l'orecchio stirato dal padrone diceva che non si poteva fare più niente, in poche parole un vero favoreggiamento al padrone.

Quindi il problema per lui è stato sempre il fatto che gli operai sono sempre andati via in passato alle 13 dalle sue assemblee, dicendo che questo non serve e che gli operai si devono mettere in testa di fare assemblee permanenti e chi non vuole se ne deve andare (ridicolo come discorso, in poche parole se ne lava le mani), e lui ammette che in passato ci sono stati alcuni errori, però dobbiamo lasciar perdere il passato (vuole ancora fiducia dagli operai). Poi dice che ci vuole unione fra gli operai anche se si è di sindacati differenti ma che questi sindacati devono proporre cose condivisibili con loro e che non vadano contro la loro vertenza (fallimentare) che ormai ha fatto la storia e che lui ne sa più di altri che non possono permettersi di sabotarla...
Dopo dice che gli operai devono cercare risposte dalla politica e dalle istituzioni affinché riapra lo stabilimento della Fiat e anche come diversa industria, però non parla in tutto questo di azioni vere e concrete di lotta, come occupare lo stabilimento della Fiat. Dopo dice per chiudere che l'importante è iniziare e che se c'è la gente che vuole fare si può fare tutto (infatti quando nel 2002 erano 4000 si è visto che potevano fare tutto e cosa la Fiom ha fatto e dove ha portato ora la Fiat di Termini), poi ha detto che oggi si deve fare il presidio permanente e ha promesso agli operai che lui ci sarà sempre mattina e sera e che se decidono di andare via prima lui smonta i gazebi e se ne lava le mani e nessuno gli deve rompere le palle.

In chiusura di questo discorso Mastrosimone getta tutta la colpa agli operai e non di certo al suo operato da segretario della Fiom... la vera lotta deve essere di classe senza accordi che favoreggiano il padrone e neanche allora sarà tutto risolto, perché per risolvere realmente la classe operaia deve prendere il potere con la rivoluzione proletaria.


Salvo

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