giovedì 30 gennaio 2014

pc 30 gennaio - Il metodo Electrolux è nato in Puglia e con tanto di accordi di Cgil, Cisl e Uil!


La Puglia ha fatto da battistrada del metodo Electrolux, dalla Bridgestone agli appalti sulle pulizie delle scuole, dagli ospedali privati alle industrie tessili e agli alberghi.

MIULLI - l'Ente ecclesiastico che governa l'ospedale di Acquaviva delle Fonti per i debiti l'azienda ha ottenuto il concordato preventivo. La conseguenza per i 1200 lavoratori sono pesanti tagli agli stipendi: 100 euro in meno sugli incentivi e tagliati i buoni pasto.
BRIDGESTON - Prima la minaccia di chiusura, poi l'accordo capestro con i sindacati confederali, che ha portato ad una riduzione degli stipendi di circa 400 euro al mese per i 900 operai.
SHERATON HOTEL - l'azienda aveva proposto ai 95 dipendenti: riduzione del 10% della busta paga, 50% dei superminimi, eliminazione dei permessi e congelamento degli scatti di anzianità; in totale una riduzione dello stipendio da 250 a 500 euro al mese.
NATUZZI - a fronte di 1726 esuberi dichiarati dall'azienda, vi è un accordo sindacale a Roma che scongiura i licenziamenti ma taglia salari e aumenta produttività, attraverso la riduzione del costo per ora lavorata da 92 a 56 centesimi, e una riduzione delle pause.

INFINE LA DUSSMANN, CHE E' L'ESEMPIO PIU' SCANDALOSO, VISTO CHE SI TRATTA DI APPALTI STATALI - La ditta per aggiudicarsi l'appalto delle pulizie nelle scuole statali, con 3500 lavoratori (in Puglia, più migliaia di altri da Napoli fino alla Sicilia), ha fatto un'offerta al ribasso del 60%, scaricandone le conseguenze sui lavoratori, con un taglio del 60% su orari e stipendi già ridotti, fino a portare a Taranto ad un orario di 45 minuti al giorno e 150 euro di stipendio al mese, o per coloro che erano a 36 ore settimanali a 18 ore - I sindacati confederali si preparano proprio venerdì a fare un accordo a Roma che non tocca gli sporchi interessi dell'azienda - anche in questo caso una grande multinazionale- e invece di impedire questi vergognosi tagli, si prepara ad accettare la cassintegrazione in deroga o il suo aumento di ore per i lavoratori che già la prendevano.

Quindi, di che parliamo!? Per i lavoratori dell'Electrolux non potranno essere certo i sindacati confederali e il governo a difendere i salari e le condizioni di lavoro e a impedire che questa multinazionale aumenti i suoi profitti sfruttando al massimo i lavoratori.
Anche perchè cgil, cisl,uil hanno loro spianato la strada a questi metodi, con il patto del 28 giugno 2011 che permette ai padroni di derogare ai contratti nazionali di lavoro.
Ora, per un pò, faranno grida indignate, ora parlano di "massacro", ma per fare poi un altro accordo svendita?

SOLO UNA LOTTA DURA DEGLI OPERAI E OPERAIE PUO' CONTRASTARE QUESTA TRAGICA SCENEGGIATA!
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