Secondo i calcoli degli studenti, i 140,8 milioni di euro complessivi per il 2014 andranno a sommarsi ai fondi versati dagli studenti sottoforma di Tassa regionale per il diritto allo studio e ai fondi messi sul tavolo dalle regioni. Ma per il 2014 non si dovrebbe andare oltre i 415,4 milioni, di cui 223 versati dagli studenti. La prospettiva che si apre è quella di un 53 per cento del diritto allo studio a carico delle famiglie italiane. Nel 2008, la percentuale di autotassazione era pari al 35 per cento: 171 milioni versati dagli studenti su 481 milioni complessivi. Da allora, il carico per i genitori è lievitato fino a raggiungere il 40 per cento nel 2010 e il 45 per cento quest'anno.

E il numero di coloro che, pur avendone diritto, non riusciranno a percepire alcuna borsa di studio - i cosiddetti "idonei non beneficiari" - salirà a quota 70mila. Per assicurare una borsa di studio a tutti coloro che si trovano nelle condizioni previste dalle norme vigenti servirebbero altri 214 milioni di euro. Ma le risorse scarseggiano. "Gli interventi previsti dal decreto-scuola rischiano di essere la pietra tombale definitiva per il diritto allo studio previsto dalla Costituzione - commenta ancora Scuccimarra - Lo stanziamento statale a 112 milioni è l'ennesima beffa per gli studenti: da un lato saliranno a quasi 70mila gli studenti idonei non beneficiari, dall'altro per la prima volta la contribuzione studentesca al diritto allo studio supererà il 50 per cento degli stanziamenti totali".