mercoledì 4 dicembre 2013

pc 4 dicembre - il governo dello stato di polizia rafforza gli strumenti di repressione di massa - chi semina vento.. raccoglierà tempesta

Sicurezza, spray al peperoncino a polizia e carabinieri. Il test a Roma, Milano e Napoli
Sperimentazione da gennaio. Il via libera dopo una serie di verifiche: il prodotto nebulizza un principio attivo irritante a non più di 3 metri di distanza: nessun impatto duraturo sulla salute di chi viene colpito

ROMA - Spray al peperoncino in dotazione a poliziotti e carabinieri. La sperimentazione - secondo quanto si apprende - partirà a gennaio a Roma, Milano e Napoli. Via libera, dunque, dopo una serie di verifiche, allo spray che nebulizza un principio attivo a base di 'oleoresin capsicum', sostanza irritante, a non più di 3 metri di distanza.

Lo spray sarà inizialmente assegnato in via sperimentale ai poliziotti della Polfer Stazione e Volanti di Milano, nonché ai carabinieri dei reparti operativi di Roma e Napoli. Sono esclusi, per ora, i reparti mobili. Nel caso di positivo riscontro della sperimentazione, l'uso della dotazione potrà essere allargato. Da anni i vertici della sicurezza hanno preso in considerazione la possibilità di dotare le forze dell'ordine di questa 'arma', ma dubbi sulla pericolosità della sostanza ne avevano sempre frenato l'introduzione: le analisi andavano avanti da 6 anni. Lo stesso capo della polizia, Antonio Manganelli, in audizione alla commissione Affari Costituzionale della Camera nel febbraio del 2012, aveva rilevato l'utilità dello spray. "Ad una carica di aggressività che si aggiunge al gas - aveva detto - abbiamo sempre pensato", ma ci sono "difficoltà, perché commissioni come quelle del ministero della Salute frequentemente concludono che il capsicum fa male". Ora i dubbi sono stati sciolti e c'è stato il via libera.

Lo spray che verrà usato nella sperimentazione, al pari dei tre tipi per i quali è stato autorizzata la libera vendita, contiene un modesto contenuto di principio attivo (capsicum disciolto non superiore al 10%) e non ha impatti duraturi sulla salute della persona colpita.

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