mercoledì 4 dicembre 2013

pc 4 dicembre - contro il movimento degli studenti ancora e sempre repressione .... 10 100 1000 occupazioni !

 Secondo la ministra dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, "le occupazioni fanno male alla scuola".
Resistono le occupazioni nelle scuole italiane e le polemiche connesse. Da Bologna a Palermo, passando per Napoli e Roma, negli ultimi giorni il numero degli istituti caduti nelle mani degli studenti è cresciuto. . Ad ottobre e novembre, in più occasioni, gli studenti sono scesi in piazza contro la politica di austerità  contro la legge di stabilità. I ragazzi chiedono più iniziative per il diritto allo studio e per la prima volta sentono che il loro futuro è in serio pericolo.
 gli studenti protestano per motivi generali e per motivi "locali": edifici sgarrupati - un po' dappertutto  -  taglio dei finanziamenti da parte degli enti locali  -  accade a Bologna, dove si protesta per il temuto taglio dei fondi destinati alle assemblee d'istituto  -  o le difficoltà economiche in cui versano i singoli istituti: al nautico Cini Venier di Venezia, dove gli studenti hanno occupato l'istituto per protestare contro la mancanza di fondi per i laboratori e l'assenza di un simulatore per la navigazione.

In parecchi slogan, è presente la parola "futuro" che i ragazzi sembrano leggere con grande incertezza. L'incertezza data dai numeri della disoccupazione giovanile che in appena dieci anni è quasi raddoppiata, balzando dal 23 al 41,2 per cento. E che nel meridione d'Italia è giunta al tasso record del 48,8 per cento. Gli studenti chiedono alle istituzioni anche borse di studio universitarie per tutti coloro che ne abbiano diritto  -  e non solo per il 66 per cento  -  affitti meno cari per gli studenti fuorisede e l'abolizione del cosiddetto accesso programmato: il numero chiuso. Ma anche una politica che limiti le spese per i libri di testo alla scuola superiore, dove i primi due anni sono ormai obbligatori, e più fondi per gli istituti scolastici. 

E mentre sul web spuntano manuali che spiegano agli studenti "cos'è e come si fa un occupazione", le proteste di questi giorni fanno storcere il muso a più di qualche protagonista.
 Secondo la ministra dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, "le occupazioni fanno male alla scuola". "E' un fenomeno di cui parlare e discutere, che viene dato per scontato, e questo fa male ai nostri stessi studenti", ha dichiarato a margine di un vertice a Bruxelles. "Occupare la scuola  -  spiega il ministro  -  è un atto grave e importante, lo si fa quando si ha un obiettivo, ma non è nella normalità. Dovrebbe essere una cosa estrema, ma se tutti gli anni, nello stesso periodo, avvengono le occupazioni, allora è fenomeno che non va bene . E Dobbiamo anche aiutare i dirigenti scolastici ad affrontare questo tema, perché per loro è una grave responsabilità". Anche i dirigenti scolastici non sanno come affrontare l'emergenza e sperano nell'appoggio delle famiglie
a Palermo si è passati dalle parole ai fatti: alcuni i genitori - fascisti e benpensanti del liceo Umberto I si sono rivolti alle forze dell'ordine presentando un esposto.. A Modena, la preside dell'istituti tecnico industriale Fermo Corni, Francesca Romana Giuliani, ha rivolto un appello ai genitori "perché dissuadano i figli dal partecipare all'occupazione".

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