venerdì 8 novembre 2013

pc 8 novembre: I LAVORATORI PERDONO LAVORO E REDDITO, I PROLETARI PERDONO IL DIRITTO ALLA CASA, LE MASSE SI IMPOVERISCONO GIORNO PER GIORNO E LORO SI INGRASSANO SEMPRE PIU'

QUALE SOLUZIONE?
Regione ecco tutti i redditi Al capogruppo Pdl il record: Parolini, mister 418mila euro
Milano, 8 novembre 2013 - Per una volta il Paperone del Pirellone arriva da fuori Milano. L’uomo dei record è Mauro Parolini, bresciano, capogruppo del Pdl. Nel 2011 ha guadagnato 418.598 euro, tasse escluse. Mario Mantovani, vicepresidente della Giunta Maroni e assessore alla Salute, invece, arriva secondo. Con un imponibile annuo pubblicato sul sito del Consiglio regionale di quasi 292mila euro. A sua volta, il numero due sorpassa il presidente, Roberto Maroni, che non rientra certo nella classifica degli «over 200» del Pirellone, poiché si ferma solo a 108mila. Uno stacco enorme fra il presidente della Regione leghista e il fedelissimo di Berlusconi (dimenticavamo, pure sindaco di Arconate poiché non ancora decaduto) che è proprietario di numerosi immmobili oltre alle partecipazioni in diverse società. Sono cinque i politici regionali che si collocano nella fascia più alta di reddito. oltre a Parolini. Dopo Mantovani il ciellino Stefano Carugo (226.210) di Monza seguito a ruota da Enrico Brambilla (227.386, unico del Pd), Raffaele Cattaneo (204.903), attuale presidente del Consiglio regionale, e Alberto Cavalli (202.651), architetto, ex presidente della Provincia di Brescia, attuale assessore al Commercio. Cavalli non è certo un volto nuovo, è stato anche sottosegretario alla Ricerca e Università nelle ultime giunte di Formigoni. Se per questo nemmeno Cattaneo che, si ricorderà, è stato assessore alle Infrastrutture nelle precedenti giunte di Formigoni, finito sotto i riflettori per la polemica sollevata, con un suo sfogo su Twitter, contro i tagli del governo alle Regioni decisi da Monti («Guadagno ottomila euro al mese. Vivo di ciò che fra un mese mi verrà dimezzato, come farò a pagare il mutuo e tutto il resto?»). Polemica che aveva «irritato» non poco il Celeste.
Ma sono tempi andati. Perché il nuovo padrone di casa, il governatore Maroni, ha uno stile tutto diverso e anche se denuncia di avere una barca a vela ormeggiata in Sardegna, una macchina (Volkswagen Polo del 2010) e un vecchio motorino, si deve accontentare di ingaggiare un testa a testa con il Pd Carlo Borghetti (109.181). Quindi nelle sfere più basse, insidiato in questa fascia da un buon numero di consiglieri. Una sorta di «ceto medio» del Pirellone i cui guadagni si attestano mediamente sui 150mila euro.
Maroni viene sorpassato dal suo maggiore competitor alle ultime elezioni, l’avvocato Umberto Ambrosoli del Patto Civico (172.520) che fra le sue proprietà denuncia, ecco una piccola curiosità che spunta guardando le dichiarazioni online, anche un’auto d’epoca, una «Fiat 500» del ’70.
Ad occupare gli ultimi posti in classifica sono i Cinque stelle. I pentastellati lombardi sono i consiglieri che guadagnano meno. Dei nove in Consiglio, Silvana Carcano, ex capogruppo (ora per effetto della rotazione è stata nominata Paola Macchi) è quella che ha dichiarato zero imponibile in buona compagnia di Andrea Fiasconaro, studente. Reddito minimo per un altro giovanissimo, il Pd Jacopo Scandella (5.554) che si sta facendo le ossa in Consiglio.
La «battagliera» grillina Iolanda Nanni (41.469), un punto di riferimento per i pendolari del pavese e molto impegnata in Commissione sul tema della riforma Aler, col suo reddito supera il collega Eugenio Casalino (28.817) ma anche Giampietro Maccabiani (37.915). In casa della Lega, invece, Massimiliano Romeo, capogruppo, fedelissimo di Maroni, risulta più «povero» (105.975) rispetto agli altri del suo gruppo, da Angelo Ciocca (166.443) a Fabrizio Cecchetti, ex presidente del Consiglio, nominato in sostituzione dell’indagato Davide Boni.

di Stefania Consenti e Guido Bandera

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