giovedì 21 novembre 2013

pc 21 novembre - Con il popolo filippino, con il Partito Comunista delle Filippine, contro il governo Aquino che invece di aiutare il popolo gli fa la guerra!

Il PCF condanna in modo implacabile gli attacchi delle Forze Armate delle Filippine nel Visayas tra la devastazione e il cessate il fuoco del Nuovo Esercito del Popolo.
La direzione delle FAF fa finta di ignorare completamente lo stato di calamità e la difficoltà che stanno vivendo le popolazioni di Negros ... Secondo il comandante della 303a Brigata di Fanteria delle FAF, da due settimane portano avanti manovre offensive a Kabankalan.

COMUNICATO STAMPA
CPP Information Bureau
18 novembre 2013

Il PCF condanna in modo implacabile gli attacchi delle Forze Armate delle Filippine nel Visayas tra la devastazione e il cessate il fuoco del Nuovo Esercito del Popolo.

Il Partito Comunista delle Filippine (PCF) condanna le Forze Armate delle Filippine (FAF) perché porta avanti offensive implacabili contro il Nuovo Esercito Popolare (NEP) nel Visayas in mezzo alla devastazione causata dal recente supertifone Yolanda e la dichiarazione di cessate il fuoco rilasciata dal PCF alle unità coinvolte del NEP.
Alcune notizie riportano che le offensive delle FAF hanno provocato almeno due scontri armati sabato scorso tra una unità del NEP e le truppe fasciste del 47° Battaglione di Fanteria intorno alle 09:30 a Sitio Pating, Barangay (villaggio) Magbalyo, Città di Kabankalan nel Negros Occidentale.
Secondo il comandante della 303a Brigata di Fanteria delle FAF, da due settimane portano avanti manovre offensive a Kabankalan.
"E' evidente che la direzione delle FAF è completamente ignara dello stato di calamità e delle difficoltà in cui si trovano le popolazioni di Negros", ha detto il PCF.
L'isola di Negros è tra le aree più colpite l'8 novembre dal tifone. In Negros Occidentale, fortissimi venti hanno distrutto quasi 25.000 case e provocato vasti danni alle colture, al bestiame, e alle risorse di pesca inizialmente stimate in 100 milioni di pesos.
Unità del NEP a Negros, comprese quelle che figuravano in uno scontro armato con unità del 47° Battaglione di Fanteria, sono passate in modalità di difesa attiva, al fine di estendere l'assistenza alle vittime della calamità. Ciò è in linea con la dichiarazione di cessate il fuoco rilasciata in precedenza dal PCF il 14 novembre.
La dichiarazione di cessate il fuoco del PCF, che copre le unità del NEP nelle regioni colpite dal tifone, comprese quelle dell'isola di Negros, rimarrà in vigore fino alle 23.59 del 24 novembre. La dichiarazione è indirizzata alle unità coinvolte del NEP affinché si concentrino sul compito immediato di assistere le vittime del tifone facendo tutti gli sforzi per azioni di risanamento e di ricostruzione pur avvertendo i combattenti rossi di stare in guardia contro i movimenti ostili della Polizia Armata delle Filippine all'interno nel territorio del governo democratico del popolo.
Il regime Aquino non ha ancora emesso una dichiarazione parallela. " E' evidente che il regime Aquino non vuole rispondere all'emissione del PCF di una dichiarazione di cessate il fuoco, perché non vuole che le FAF cessino le offensive contro il NEP nella vana speranza di raggiungere gli obiettivi della sua guerra Oplan Bayanihan di repressione contro il popolo".
" Le continue offensive portate avanti dalle FAF sottolineano le non-priorità e l'incapacità criminale del regime Aquino riguardo alla preparazione e al modo di affrontare gli effetti del recente supertifone", ha detto il PCF. Il PCF ha sottolineato che le FAF hanno inoltre effettuato offensive nella provincia di Sorsogon solo quattro giorni dopo il tifone Yolanda.
"Le FAF sono anche occupate nella diffusione di false informazioni che parlano di azioni armate da parte del NEP all'interno o vicino alle zone colpite al fine di giustificare il proprio crescente dispiegamento di truppe impegnate nella sorveglianza, repressione e operazioni offensive contro il popolo e le sue organizzazioni di massa", ha aggiunto il PCF.
"Il fallimento di Aquino che consiste nel non dichiarare il cessate il fuoco denuncia ancora l'ipocrisia dell'appello del suo regime all'unità nazionale", ha aggiunto il PCF.
"L'appello di Aquino all'unità è un disperato tentativo di coprire la sua criminale incompetenza e crasso fallimento nel prepararsi al supertifone e mobilitare gli aiuti di emergenza, cosa che ha portato inutile elevato numero di morti e feriti."

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