lunedì 28 ottobre 2013

pc 28 ottobre - Notizie sulla organizzazione e la lotta nelle fabbriche e università del PCI m in India - sviluppiamo nelle fabbriche e università in italia la campagna di sostegno internazionale - Libertà per hem e tutti gli studenti arrestati - basta con la persecuzione contro il prof. SAIBABA e il il Fronte Democratico rivoluzionario - info materiali, video per iniziative csgpindia@gmail.com

Queste notizie sono tratte dalla stampa  indiana, utili a conoscere aspetti di questa situazione.

Il fermo , il 20 agosto 2013 di Hem Chandra Mishra (30), studente della Jawaharlal Nehru University di New Delhi da parte della Polizia di Nagpur ad Aheri, distretto di Gadchiroli, Maharashtra, e il suo successivo arresto da parte della Polizia di Stato il 23 agosto ha mostrato la penetrazione del Partito Comunista dell’India- maoista (CPI- maoista) nelle aree urbane del paese. Mishra è stato arrestato insieme a Pandu Pora Narote (27) e Mahesh Tirki (24) del villaggio Morewada, distretto Gadchiroli. sono accusati di portare messaggi cifrati indirizzati alla direzione maoista nelle foreste di Dandakaranya nell'India centrale.
Inoltre, poche settimane dopo l’arresto di Mishra, il 12 settembre 2013 la polizia ha perquisito l’abitazione di Delhi di GN Saibaba, professore associato di letteratura inglese alla Ram Lal Anand College dell’Università di Delhi. Questi è il segretario aggiunto del Fronte Democratico Rivoluzionario (RDF), un’organizzazione di fronte maoista attiva a Delhi, Gurgaon e Noida, sobborghi di Delhi. La Polizia di Gadchiroli sostiene che Sai Baba è un maoista, conosciuto tra i suoi come Prashant alias Chetan, e che usa questi nomi per interagire e partecipare a complotti con altri maoisti non in clandestinità attraverso chat e forum online. La polizia sostiene che Mishra è andato in Gadchiroli per ordine di Sai Baba.
Sai Baba ha ammesso di aver incontrato Mishra in passato, ma ha negato di averlo mandato in Dandakaranya. È significativo che il 7 dicembre 2011 l' allora ministro degli interni dell’ Unione, Jitendra Singh, rispondendo ad una interrogazione parlamentare, annunciò che il Ministero dell'Interno dell’Unione aveva indicato il RDF come organizzazione di fronte maoista, insieme al Comitato per la liberazione dei prigionieri politici (CRPP), al Fronte Democratico popolare dell’India (PDFI) e alla Unione Democratica degli studenti (DSU), ciascuna delle quali attiva a Delhi. Il 1° settembre 2013, Prashant Rahi (52) , giornalista free lance di Uttaranchal, e il suo collaboratore Vijay Tikri sono stati arrestati a Deori, nel Distretto Gondia in Maharashtra, con l’accusa che Rahi stava andando ad incontrare un dirigente maoista. Rahi vene dall’Uttarakhand e di volta in volta è stato associato a diversi movimenti sociali.
Anche in una precedente occasione era arrestato per presunti legami coi maoisti. Anche se ha respinto le accuse mossegli dalla Polizia di Gadchiroli, comunque la polizia sostiene di avere prove sufficienti per arrestarlo. È utile ricordare l'arresto a Delhi il 21 settembre 2009 di Kobad Ghandy, del Comitato Centrale del PCI- maoista e massimo ideologo maoista. Fu uno dei primi arresti eccellenti che gettarono luce sulla evoluzione delle reti dei maoisti nelle le città dell'India. Successivamente, ci sono stati numerosi arresti in varie città.
I più importanti tra questi sono stati:
3 dicembre 2010: Anil Ghosh alias Ajoyda, del Comitato di stato, stato arrestato a Kolkata, west Bengal.
8 febbraio 2010: Baccha Prasad Singh, dell’Ufficio Politico, arrestato a Kanpur in Uttar Pradesh. Insieme a lui furono arrestati altri sette maoisti, tra cui l’alto dirigente Banshidhar alias Chintan Da.
24 Agosto 2009: Amitabha Bagchi alias Anil, dell’Ufficio Politico, arrestato a Ranchi in Jharkhand.
19 agosto 2007: Krishnan Srinivasan alias Vishnu alias Vijay alias Sreedhar alias Shekar, membro del Comitato Centrale, arrestato a Mumbai, Maharashtra.
Gli sforzi dei maoisti di estendere le loro reti nelle città indiane è guidato da una strategia dettagliata, meticolosamente spiegata nel documento: “la prospettiva urbana: il nostro lavoro nelle aree urbane”, in cui si nota, tra l'altro:
Il lavoro nelle aree urbane ha una particolare importanza nel nostro lavoro rivoluzionario ... nella nostra rivoluzione, che segue la via della guerra popolare di lunga durata, la liberazione delle aree urbane sarà possibile solo nell'ultima fase della rivoluzione ... Tuttavia, non dobbiamo sottovalutare l'importanza del fatto che le aree urbane sono i centri forti del nemico. Costruire un forte movimento rivoluzionario urbano significa che il nostro partito deve costruire una rete di lotta capace condurre costantemente la lotta e di sostenersi fino a quando la guerra popolare di lunga durata raggiungerà la fase dell’offensiva strategica. Con questa prospettiva di lungo termine, dobbiamo sviluppare un partito clandestino, il fronte unito e forme popolari armate, intensificare la lotta di classe nelle aree urbane e mobilitare i milioni delle masse urbane a sostegno della guerra popolare”.
I recenti arresti evidenziano il fatto che, nonostante battute d'arresto, i maoisti persistono nei loro sforzi per costruire una “rete di lotta” nelle città dell'India, compresa la capitale, Delhi, e le metropoli, Kolkata, Mumbai e Chennai, così come in altre città come Patna, Ranchi, Kanpur, Nagpur e Pune. Incursioni esplorative sono state effettuate con diversi apparati, compreso il sostegno a sindacati operai, tra gli studenti universitari, varie organizzazioni dei "diritti", movimenti di protesta popolare.....noltre, le "organizzazioni di fronte" del partito bandito PCI-maoista e le organizzazioni simpatizzanti e fiancheggiatrici hanno appoggiato la lotta dei lavoratori occupati nelle fabbriche. Il loro obiettivo è essenzialmente quello di sfruttare la situazione per mettere radici nella classe operaia".
Il ministro ha aggiunto, inoltre, che i maoisti hanno agito secondo la loro tattica di fronte unito, vale a dire mobilitare "classi lavoratrici" in attività sovversive. Durante lo sciopero del 2012 allo stabilimento la Maruti di Manesar (Haryana), i media e i servizi di sicurezza hanno ampiamente ipotizzato che organizzazioni di fronte affiliate ai maoisti abbiano avuto un ruolo nel processo di escalation delle violenza in quello stabilimento.  “Dopo l'incidente (le violenze all’impianto Maruti di Manesar), un certo numero di organizzazioni di fornte del bandito PCI-maoista, nonché organizzazioni simpatizzanti e fiancheggiatrici come il Mehnatkash Mazdoor Morcha (MMM), L’Unione studenti democratici (DSU), il Fronte Democratico popolare dell’India (PDFI) e il Comitato per il rilascio dei prigionieri politici (CRPP), hanno organizzato manifestazioni a sostegno della lotta degli operai della fabbrica Maruti."
Anche se non vi era alcuna prova concreta di coinvolgimento dei maoista nelle violenze allo stabilimento Maruti, le manifestazioni di protesta organizzate a sostegno dei lavoratori dopo gli incidenti fanno pensare che le organizzazioni di fronte hanno un punto d'appoggio tra i lavoratori, in accordo con la “prospettiva urbana” maoista. L'arresto a Calcutta il 3 dicembre 2010 di Kanchan alias Sudip Chongdar alias Batash alias Gautam, segretario del comitato di stato maoista, getta ulteriore sulla presenza degli studenti come reclute per propagare le idee dei maoisti. Kanchan ha rivelato che era in corso un processo di reclutamento per affiancare “l’ala militare” e che l’Università di Jadavpur era emersa come un importante centro di quadri.
Ha anche rivelato che 12 studenti provenienti dal Presidency College stavano lavorando attivamente in Lalgarh come quadri CPI- maoista.
Secondo la Anti-Naxal Operation di Maharashtra (ANO), sono tenuto sotto "stretta vigilanza" il Mumbai St Xavier College, il Tata Institute of Social Science (TISS), e il Fergusson College di Pune, per possibili legami coi maoisti. La Anti Terrorism Squad di Maharashtra (ATS) e la ANO ritengono che questi istituti possono essere il nuovo terreno di reclutamento maoisti. In aggiunta, il 3 giugno 2013, uno studente dell'Università Centrale di Hyderabad è stato arrestato nel distretto di Khammam mentre faceva da scorta alla una moglie dirigente maoista.
Nel giugno 2013 manifesti maoisti sono stati trovati affissi anche nel campus di Osmania a Hyderabad (Andhra Pradesh). Inoltre, l'Unione degli studenti democratica (DSU), attiva nella Jawaharlal Nehru University di Delhi, è stata indicata dal Ministero dell'Interno dell'Unione come organizzazione di fronte maoista. Secondo un recente rapporto interno predisposto dall’Intelligence Bureau (IB), il Governo ha individuato 128 organizzazioni di fronte maoiste. Queste organizzazioni sono presenti in 16 Stati, tra cui stati relativamente "non affetti", che tradizionalmente non subivano la violenza maoista, come Uttaranchal, Delhi, Gujarat, Haryana e Punjab. Il rapporto dell’IB elenca 17 organizzazioni operanti nel Jharkhand, 13 in Andhra Pradesh, 12 in Karnataka, 10 ciascuno in Bihar e Odisha, nove ciascuno a Delhi, in Maharashtra e Bengala, otto in Haryana, sei in Chhattisgarh, quattro in Kerala e Tamil Nadu e tre in Gujarat. Degli 11 distretti di Delhi, sette sono stati classificati come 'marginalmente colpiti' da attività maoista – i distretti Centrale, Sud , New Delhi, Nordovest, Nord, Sudovest e Nordest.
Le attività dei maoisti di espandere la propria base in India non è un fenomeno nuovo. .. e si può prevedere che accelerino,..


libertà per hem e tutti gli studenti e artisti arrestati

Lo stato  indiano sta costruendo una campagna mediatica di criminalizzazione contro lo studente Hem Mishra della Jawaharlal Nehru University (JNU) di Dehli e membro del Comitato per il Rilascio dei Prigionieri Politici, dell’Unione degli Studenti Democratici e inoltre particolarmente attivo nel Fronte Culturale Rivoluzionario dedito nella denuncia dell’oppressione di casta, delle atrocità sui dalits (gli intoccabili), i suicidi trai i contadini e delle atrocità da parte dello stato indiano contro gli Adivasi (popolazioni tribali) nell’ambito della guerra contro il popolo chiamata Operazione Green Hunt (battuta di caccia), diretta contro il movimento rivoluzionario maoista attivo in oltre 1/3 del subcontinente indiano, in cui forze paramilitari indiane commettono atroci crimini contro queste popolazioni come stupri, incendi di villaggi e uccisioni sommarie.
Proprio per questa denuncia che Hem conduceva attivamente all’interno dell’università mostrando le prove di questi massacri raccolte “sul campo” nei suoi viaggi in queste zone lontane dalla capitale migliaia di Kilometri, adesso è accusato dalla polizia di essere un maoista e quindi un terrorista secondo l’equazione che usa fare lo stato indiano contro i movimenti rivoluzionari.
Subito dopo il suo arresto varie organizzazioni studentesche, docenti dell’università di Delhi e intellettuali hanno organizzato conferenze stampa e manifestazioni chiedendo l’immediato rilascio di Hem.
Manoranjan Mohanty un docente in pensione ha dichiarato che questi arresti sono una chiara indicazione che “adesso l’Operazione Green Hunt sta avendo luogo anche nelle università e nelle aree urbane”.
La nota scrittrice e attivista Arundathy Roy  ha dichiarato che questo arresto “è un palese tentativo di criminalizzare azioni innocue” e legittime in uno stato sedicente democratico.
Già lo scorso 2 Agosto Jayeeta Das, un’attivista per i diritti del popolo in West Bengal era stata arrestata dai Servizi Segreti senza mandato a Calcutta, perquisendole la casa e minacciando i familiari presenti forzandoli a firmare carte in bianco.
Spesso i media e le istituzioni accademiche di tutto il mondo definiscono  l’India  la “più grande democrazia del mondo”. Davanti a questi arresti, all’Operazione Green Hunt un vero e proprio genocidio di uno stato contro il suo stesso popolo, come si fa a parlare di grande democrazia?
Facciamo appello a tutti gli studenti ai loro collettivi e organizzazioni studentesche, ai docenti e agli intellettuali progressisti di mostrare un segno di solidarietà verso gli studenti e i docenti arrestati e criminalizzati dallo stato Indiano diffondendo questo comunicato. Smascheriamo la falsa democrazia dello stato indiano che criminalizza ogni opposizione e tutte le organizzazioni studentesche che lottano contro l'Operazione Green Hunt e che sono al fianco alle masse popolari che lottano in armi contro il regime indiano oppressore e affamatore!

Sosteniamo la lotta di liberazione delle masse popolari contro lo stato fascista indiano!

Il maoismo non è terrorismo, il vero terrorista è chi uccide, tortura e incarcera il popolo!
Comitato di sostegno guerra popolare in India                                                    Red Block blog

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