mercoledì 23 ottobre 2013

pc 23 ottobre - Rivolta di immigrati al cara di Mineo... chiudere i Cie e tutti i nuovi lager

Il doppio di presenze, quasi 4000, rispetto alla capienza prevista (come nelle carceri), oltre un anno di attesa per avere una risposta, condizioni di vita disumane, chili di lacrimogeni sparati anche ad altezza d'uomo da uno schieramento militare da guerra... questa è la faccia dell'accoglienza di cui in questi giorni si sono riempiti la bocca i ministri di questo Stato, da Alfano alla Kyenge...

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Mineo, dopo ore si calma la rivolta
arrestato un immigrato

È tornata la calma dentro il centro di accoglienza grazie all'intervento delle forze dell'ordine e di numerosi migranti che non hanno preso parte alla protesta

di MICHELA GIUFFRIDA
È tornata la calma al Cara di Mineo dopo l'intervento delle forze dell'ordine, ma anche di numerosi migranti che hanno contribuito a sedare la rivolta. Dalla Questura di Catania riferiscono: "Non ci sono stati feriti, se non qualche agente contuso", mentre un extracomunitario è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Sono iniziate anche le operazioni di pulizia delle strade attigue alla struttura da pietre e massi.

Al Cara di Mineo in mattinata era scattato il piano di messa in sicurezza. Sospesi tutti i servizi, personale richiamato, campo paralizzato. Ed è stata valutata anche l'ipotesi di evacuazione. La polizia ha chiesto rinforzi perché i blindati che controllano strade e campagne del territorio di Mineo non sono bastati. Circa mille migranti hanno bloccato strade, incendiato campagne, danneggiato auto, scagliato sassi contro uomini e cose. Una troupe televisiva, assieme ai poliziotti di una volante che la scortava, se l'è vista brutta. E dentro i Cara sono stati danneggiati un furgone e un'ambulanza della Croce rossa.

Bloccata per ore la Catania-Gela, grossa arteria viaria dal traffico di una autostrada. Bloccata anche la provinciale che porta al centro città. Mineo è stata isolata. Una stazione di servizio è stata assediata, un pullman di linea è stato preso a sassate.

Le prime avvisaglie della nuova protesta dei migranti ospiti del Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo, il Cara, aperto nel marzo di due anni fa, c'erano già state ieri sera. Tensioni, all'interno della struttura che era stata base delle forze militari Usa di stanza alla base di Sigonella, legate sembrerebbe alla tempistica burocratica legata al riconoscimento dello status di rifugiato politico. Stamattina, intorno alle 7, un centinaio di migranti ha preso di mira un'area di servizio. Alcuni di loro si sono asserragliati dentro al bar. "Questa volta ho avuto veramente paura, non era mai accaduto una cosa del genere", dice Leonardo Silva, il titolare della stazione di servizio. "Stavolta erano davvero arrabbiati, siamo stati costretti a chiuderci dentro l'ufficio, abbiamo abbassato la saracinesca. Alcuni di loro  -  continua Silva  -  con bastoni e pietre hanno distrutto i finestrini di un'auto posteggiata". A quel punto, nella stazione di servizio, si è fermato un pullman dell'Ast. "Si sono scagliati contro l'autobus  -  racconta Silva - e hanno rotto qualche finestrino laterale. Ma l'autista è ripartito subito. Stavolta è stato diverso  -  rimarca Silva  -  ora c'è da preoccuparsi"

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