domenica 8 settembre 2013

pc 8 settembre - i ricatti e le indecenti manovre oscene di Berlusconi dovrebbero essere respinte... invece Napolitano, Letta, PD, Parlamento pronti ad offrire sponde






L'ultima offerta di Berlusconi:  "Aspettare Strasburgo o è crisi"
Il Cavaliere ricorre alla Corte europea dei diritti dell'uomo sulla retroattività della legge Severino. L'obiettivo è far slittare l'esame della sua decadenza da senatore. "Vedremo domani se i cosiddetti democratici puntano solo a eliminarmi politicamente"
"Offriamo a questi signori del Pd l'ultima chance per evitare la crisi". Prendere tempo, bloccare la clessidra che per lui inizierà a scorrere inesorabilmente da domani con l'esame in giunta sulla decadenza, tentare di far saltare la ghigliottina. Ecco cosa nasconde la carta jolly che dal fortino di Arcore decidono di piazzare in questo weekend di fine estate, col ricorso piuttosto annunciato alla Corte dei diritti umani di Strasburgo.

Altro che tentativo di portare su scala internazionale il "caso Berlusconi". La mossa quasi disperata è il Cavallo di Troia scagliato contro i portoni di Palazzo Madama per provare a condizionare i lavori della giunta presieduta da Stefàno e che ha ora in mano i destini del leader. Ottenere un rinvio in attesa che sia Strasburgo a pronunciarsi sull'esistenza o meno della presunta "persecuzione" ai danni del Cavaliere, nell'Italia delle "toghe rosse". Ingegneria legale messa a punto dal team Ghedini-Coppi-Longo. Ma mossa dal sapore e dalle finalità quasi esclusivamente politiche. "Vedremo a questo punto domani se i cosiddetti democratici hanno a cuore le ragioni del diritto o piuttosto puntano solo a eliminarmi politicamente, come hanno dimostrato finora", andava ripetendo Berlusconi a chi lo ha chiamato ieri. Dall'accelerazione o meno dei lavori in giunta farà dipendere l'accensione dell'interruttore di una crisi al buio, rischiosa innanzitutto per lui. E lo sa bene.

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