domenica 28 luglio 2013

pc 28 luglio - il governo Napolitano-Letta continuerà l'intervento imperialista in Afganistan anche oltre il 2014 -

la stampa locale riporta con evidenza la notizia dell'incontro di giovedi tra il segretario generale della Nato Rasmussen e il premier italiano Enrico Letta - incontro che ha lodato il ruolo «leader» che l'Italia avrà nel post-2014 - ....l'Italia, si è guadagnata un discreto spazio sui media locali: Letta, che ha ricevuto a Palazzo Chigi Anders Fogh Rasmussen, il segretario generale della Nato, gli ha riconfermato l'impegno italiano nel post-2014 e ha fatto sapere che visiterà Kabul ed Herat il 12 agosto. Forze senza rendersene conto, il premier ha menzionato come oggetto della visita «Isaf e le truppe italiane», un classico già visto con Monti che, prima ancora di andare a far visita a Karzai, si era recato a salutare i soldati tricolore. Ma, a parte le questioni di etichetta nei confronti del governo locale, la sostanza è la conferma ufficiale del nostro ruolo dopo il 2014, anno in cui si dovrebbe concludere un ritiro che, di fatto, ci sarà solo in parte. Fogh Rasmussen ha lodato il lavoro dell'Italia nell'Ovest dell'Afghanistan e ha espresso gratitudine per il ruolo che Roma svolgerà: un «ruolo di primo piano». La nuova missione si chiama "Resolute Support" e dall'inizio del 2015 sostituirà Isaf. Gli italiani dovrebbero impegnarvi circa mille uomini dei circa 3 mila attuali, con un ruolo «non combattente» e soprattutto di «formazione» di esercito e polizia afgani. Rasmussen ha incontrato anche i ministri di Esteri e Difesa Bonino e Mauro.
* Lettera 22

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