martedì 2 luglio 2013

pc 1 luglio - l'india a Taranto due iniziative e un intervento operaio

Riceviamo dal comitato di sostegno alla guerra popolare in India

Intanto a Taranto due iniziative all'Ilva al  mattino alle 6 e al centro città la sera imprimono una svolta al dibattito e all'azione in questa città



Abbiamo dato spazio ai movimenti in Turchia, Brasile, per far risaltare come la tendenza principale nel mondo è la rivolta e la rivoluzione di cui la GP in India è la punta più avanzata, ma anche perchè questa è la proposta dei comunisti e degli internazionalisti nel nostro paese e nelle nostre fabbriche e città.
Questa mattina all'Ilva abbiamo anche detto nel comizio colloquio con gli operai, che per dare soluzione ai problemi di lavoro e salute, di attacchi di padroni, governo e Stato, la lotta sindacale anche classista come è quella dello slai cobas per il sindacato di classe e del sindacalismo di base non
basta, serve la politica rivoluzionaria, la rivolta operaia popolare e la rivoluzione.

In piazza  la sera abbiamo duramente attaccato le via elettorale e il modo di pensare e agire pacifista, riformista.
La sera è stato però un  compagno operaio del circolo che con un deciso intervento ha chiarito in piazza cosa è la guerra popolare in India è perchè essa è e può essere, in un contesto diverso, il
riferimento e la linea - comprensiva della costruzione del partito comunista maoista - da seguire; ed è stato importante in questa giornata a Taranto che questo sia stato detto con con chiarezza mettendoci la faccia.
Positivo è stato anche il volantinaggio per così dire contemporaneo delle compagne per la mobilitazione a Roma del 6 luglio contro femminicidi e stupri, con l'intervento di Margherita che a partire dagli stupri e dal grande movimento in India che ne è seguito, ha lanciato la manifestazione; alcune ragazze, donne hanno raccolto l'appello e hanno chiesto come e se si potesse venire, anche se è difficile dato che in questa occasione non siamo in grado di approntare un mezzo di massa per portare le donne, ma queste donne hanno dato comunque un contributo finanziario per il 6 luglio.

Circolo proletari comunisti Taranto

L'intervento del compagno operaio del circolo proletari comunisti di Taranto

Approfitto di questa serata per lanciare, a proposito di repressione, un appello di sostegno alla guerra popolare in India e alla popolazione colpita duramente da questa feroce repressione. Certo è che non si può ridurre il tutto ad una semplice guerriglia senza nessun fondamento, si tratta invece di una guerra di popolo iniziata nelle zone (dell'india) più misere, più povere, dove la miseria è più acuta, palpabile, dove le grandi potenze imperialiste, le grandi multinazionali sfruttano e devastano sia l'ambiente che le stesse popolazioni native o tribali come gli Adivas,i questi ultimi fatti oggetto sempre da parte del governo indiano di una quasi soppressione dell'intera popolazione.
Ma questa, come ho già detto, è una guerra di popolo che stà interessando e coinvolgendo sempre più larghe masse di gente, dagli studenti agli intellettuali fino a raggiungere le forze rivoluzionarie del paese; ed anche nel resto del mondo questa guerra condotta dal popolo suscita grande interesse.
Tutto questo, mentre dall'altra parte il governo indiano filo-imperialista lancia una massiccia e gigantesca campagna di repressione chiamata Green-Hunt (caccia-verde), nulla di più che una vera e propria caccia all'uomo fino all'ultimo uomo (ribelle). Repressione fatta di uccisioni, villaggi distrutti, stupri e stermini di massa. Ma comunque le popolazioni, le masse indiane dirette dal partito comunista maoista indiano stanno e sanno rispondere bene colpo su colpo alle offensive attuate dal proprio governo sterminatore, in questa che è una vera e propria lotta di classe che vede contrapposti da una parte l'imperialismo, la borghesia indiana e dall'altra il popolo i proletari, i rossi.
Perciò l'india oggi rappresenta il più grande ed evidente degli esempi che le masse popolari proletarie si muovono e sono sempre più orientate in un unica direzione, ossìa la strada della vittoria sul capitalismo la rivoluzione! Perdipiù ci dimostra, e lo fà ancora oggi in questi stessi giorni, che il marxismo-leninismo-maoismo sono armi nelle mani dei proletari e soprattutto attualissimi ai giorni nostri, quindi rappresentano (i tre grandi maestri) una guida vitale se si vuole contrastare il capitalismo e l'imperialismo spietato a scapito delle masse proletarie.
Gli ultimi scontri tra ribelli e governo risalgono al 25 maggio scorso dove un gruppo di ribelli maoisti del Fronte di liberazione ha attaccato e con successo un convoglio composto da una ventina di veicoli, scortati dalla polizia ed esercito, che trasportavano membri del Partito del Congresso. Ne è scaturito un feroce scontro a fuoco dove sono stati eliminati 27 cosiddetti nemici del popolo tra cui il famigerato e acerrimo nemico delle popolazioni oppresse Mahendra Karma, massacratore, violentatore, stupratore e  fedele servo imperialista.
Concludendo si vuole con questo appello smuovere di più le coscienze magari anche un pò più l'opinione pubblica ma soprattutto portare alla luce, informare, sapere e sostenere queste popolazioni con ogni sforzo a disposizione a livello nazionale ma anche e soprattutto a livello internazionale.

VIVA LA GUERRA POPOLARE IN INDIA!
VIVA LA RIVOLUZIONE ROSSA OVUNQUE!

Nessun commento:

Posta un commento