sabato 8 giugno 2013

pc 8 giugno - a Milano convegno internazionalista sulla Palestina - manifesto nazionale di proletari comunisti - PCm Italia


DALLA SOLIDARIETA' ALLA LOTTA INTERNAZIONALISTA
A FIANCO DELLA RESISTENZA PALESTINESE

Nell'ambito della solidarietà con la Palestina, a livello sia nazionale sia internazionale, ormai da tempo si riscontrano difficoltà nel creare una base condivisa da cui partire e su cui lavorare.



Questo è un effetto della divisone esistente tra gli stessi palestinesi, e in particolare tra le loro leadership, divisione che non solo indebolisce il movimento di lotta per la liberazione della Palestina, ma sta viziando concetti chiave come la definizione stessa di "popolo palestinese", ormai sempre più spesso identificato con i soli palestinesi che vivono in Cisgiordania e a Gaza - escludendo quindi di concetto tutti i palestinesi che vivono nei territori occupati nel '48 e nel '67 e i profughi che vivono fuori dalla Palestina - ed anche la stessa identificazione di cosa sia "la Palestina", ridotta ormai ad uno stato di apartheid in cui i cittadini vivono in bantustan circondati da un muro e da colonizzatori.

Per questi motivi abbiamo avviato un percorso di confronto e approfondimento, aperto a tutte le realtà solidali con la causa palestinese, che vuole rimettere al centro temi chiave quali il sostegno alla Resistenza contro l'occupazione e il sistema di apartheid sionista, la questione ormai dimenticata del ritorno dei profughi, la lotta esemplare dei prigionieri politici e più in generale la battaglia contro il sionismo in tutte le sue forme.

Nonostante i numerosi appelli all’unità, provenienti in primis dai prigionieri ma anche dalle nuove generazioni palestinesi (di cui fanno parte intellettuali, universitari e gruppi progressisti), non sembra esserci la possibilità di una reale conciliazione perché alla base di questa divisione vi sono progetti del tutto differenti.

Da un lato l'Autorità Palestinese, che nasce dagli accordi di Oslo, persegue la strada dei negoziati e per fare questo deve garantire la pacificazione e il controllo sulla popolazione. E mentre i palestinesi hanno ottenuto solo briciole di territorio totalmente dipendenti dagli aiuti internazionali, Israele ha avuto mano libera nella progressiva colonizzazione e annessione della Cisgiordania.

Dall'altro lato Hamas, che si era presentato come forza alternativa agli ultimi vent'anni di accordi fallimentari, sta oggi mostrando il suo volto reazionario attraverso l’imposizione di leggi islamiche (come accade in Egitto con i Fratelli Musulmani) e sembra voler trasformare la Striscia di Gaza in un emirato gestito attraverso accordi con le potenze arabe vicine.

Ma nella società palestinese la Resistenza è ancora viva e attiva, è la resistenza di chi si oppone quotidianamente all’occupazione, alla confisca dei terreni, alla costruzione del Muro, è la resistenza dei pescatori e degli agricoltori di Gaza contro le restrizioni imposte dall’esercito israeliano, è quella stessa resistenza che ha ostacolato per oltre un secolo il disegno coloniale sionista. Vi sono ancora molte forze, in particolare quelle progressiste di sinistra, molti comitati popolari ed organizzazioni della società civile, che sostengono il progetto storico di liberazione, basato
sull'unità e l'autodeterminazione di tutto il popolo palestinese.


Diventa pertanto fondamentale dare voce a chi porta avanti quotidianamente il progetto di resistenza, e in particolare alla sinistra palestinese, di cui condividiamo le idee ed i valori. Crediamo che questo possa essere un sostegno per tutta la sinistra internazionale, che certamente risente dell'indebolimento del progressismo arabo, colpito dalle nuove pianificazioni coloniali e imperialiste.

Proponiamo di seguito alcuni punti per la costruzione di una piattaforma di lavoro condivisa in sostengo alla lotta palestinese:
 



  • fine dell'occupazione e dell'apartheid sionista
     
  • applicazione del diritto al ritorno per tutti i profughi
     
  • liberazione di tutti i prigionieri politici
     
  • sostegno alla campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni, denuncia della complicità italiana ed internazionale con l'occupazione sionista
     
  • no agli accordi di Oslo, interruzione di ogni trattativa fino a quando Israele non rispetterà tutte le risoluzioni internazionali che continua a violare
     
  • totale sostegno alla Resistenza, per l'autodeterminazione dei popoli
     
RETE DI SOLIDARIETA' CON LA PALESTINA MILANO


Report dell'incontro con Michele Giorgio, giornalista de Il Manifesto (inviato in Medio Oriente): Analisi dell'attuale situazione palestinese, proiezioni future e proposte di resistenza

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