venerdì 28 giugno 2013

pc 28 giugno - Ma che vanno a fare gli operai a Roma con Landini?

Landini e la sua Fiom portano in un'altra inutile manifestazione a Roma, questa volta gli operai Fiat. Al di là del merito, è possibile che gli operai non si chiedano come mai tutte queste manifestazioni a Roma che la Fiom ha fatto negli ultimi tempi non abbiano portato alcun tipo di risultati ai lavoratori, nè sul piano del lavoro nè sul piano dei diritti, che non abbiano mai minimamente intaccato gli effettivi rapporti nelle fabbriche e che abbiano portato 'lustro' solo a Landini e all'auto incensamento della Fiom, e che siano diventate non tanto un'opposizione all'azione di padroni e governo contro gli operai, e nel caso della Fiat contro la stessa Fiom, ma una parte della "recita a soggetto"?
Cosa si va a fare a Roma se non per fare le solite richieste?:
"l governo convochi un tavolo nazionale dell'automotive, con cui si ottenga anche il blocco dei licenziamenti" - ma che cosa fa credere a Landini e agli operai che lo seguono che questo governo di 'larghe intese' che unisce il peggio del governo Pd e del governo Berlusconi, debba realizzare il blocco dei licenziamenti?
"L'Esecutivo rediga e discuta con le parti sociali un piano nazionale dei trasporti pubblici e privati" - ma che cosa fa credere a Landini che gli operai possano ottenere qualcosa da questa discussione? E chi sarebbero queste "parti sociali", Confindustria, cisl, uil, cgil, in grado di fare piani di che?
"Siano garantiti investimenti su prodotti innovativi ed ecosostenibili" - ma che cosa fa credere a Landini che si possano fare tali piani che neanche se ci fosse lui al governo, stante il sistema del capitale, crisi, ecc. ecc., potrebbe fare.
"Imprese e sindacati rispettino l'accordo su rappresentanze e democrazia e il governo faccia una legge" - praticamente si chiede che imprese e sindacati applichino l'accordo fascista sulle RSU e di attacco al diritto di sciopero che hanno approvato il 31 maggio, nei confronti del quale una parte rilevante del suo stesso sindacato ha espresso una forte opposizione, e addirittura si chiede che il governo lo blindi con una legge.
"Il Ministero del Lavoro incentivi l'utilizzo dei contratti di solidarietà e la riduzione degli orari" - cioè faccia ciò che si sta già facendo in diverse fabbriche, come semplici palliativi e anticamera, data la continuità della crisi e della recessione, dei licenziamenti.

Quindi, perchè mai gli operai della Fiat dovrebbero partecipare ad una manifestazione con queste rivendicazioni? Anzi, qui si svela tutto l'inganno volgare con cui da un lato si fa una buona denuncia:  "si firmano accordi separati, senza la stessa Fiom... deroghe a leggi e contratti... riduzione dei minimi... trasformazione del salario fisso in variabile... taglio del trattamento di malattia... più ore di straordinario comandato"; si denucia come nelle fabbriche Fiat, Iveco, CNH si continuano ad aumentare le ore di cig e insieme i ritmi produttivi; si denuncia che "... Marchionne d'accordo con Fim, Uilm, Ugl, Fismic sta facendo pagare ai lavoratori il costo dell'acquisizione delle azioni Chrysler dal Fondo Veba non pagando i primi giorni di malattia, rendendo il premio variabile, cancellando l'integrazione a chi è in cassa, aumentando del 20% o del 30% ritmi e cadenze mentre gli altri operai sono in cig..."; si denuncia come la Fiat non rispetti le sentenze dei tribunali riaccogliendo tutti i lavoratori nella produzione...
dall'altro lato tutta questa giusta denuncia è al servizio di una manifestazione con obiettivi che non hanno nessuna possibilità di risolvere i problemi che si denunciano.

Questa è una storia che si sta ripetendo fin troppe volte, e operai che partecipano a questa manifestazione sono non la dimostrazione della volontà di lotta degli operai ma della incomprensione del tipo di lotta sindacale di classe che è necessaria oggi, che richiede oltre l'isolamento del sindacalismo del padrone, fim, uilm , ecc., anche la rimozione della "scimmia addosso" rappresentata da Landini.

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