venerdì 28 giugno 2013

pc 28 giugno - all'ilva taranto "20 anni bastano " campagna dello slai cobas per il sindacato di classe

Contro chiacchiere e distintivi - difendere e tutelare gli operai ILVA

In questi giorni lo Slai cobas per il sindacato di classe Ilva sta facendo iniziative alle portineriedell'Ilva con al centro una questione precisa: per difendere il lavoro e lasalute degli operai e della popolazione, dopo i vari decreti tutti pro-Riva,dobbiamo imporre con la lotta un "decreto per gli operai".
Sui vari punti che poniamo si ciò che dovrebbe stabilire un tale decreto,sta suscitando dibattito il punto in cui si dice: "in una fabbrica insalubree nociva come l'Ilva non si può lavorare per tanti anni, ma 20 anni bastano,
con ripristino eventuale del CONTRATTO SIDERURGICO, ed estensione, quindi, atutti dei benefici pensionistici", con l'intera copertura assicurativa.

Allora facciamo un pò di chiarezza.

Primo. Già anni fa il contratto della siderurgia - che i sindacati hannocancellato, per fare un CCNL unico metalmeccanico senza però mantenere tuttele specificità, i diritti, gli aspetti migliorativi legati alla
particolarità, pesantezza della produzione, al rischio, che erano previstidal contratto siderurgico - diceva che erano possibile andare in pensionedopo 25 anni di lavoro.
All'Ilva ci troviamo non solo in una fabbrica prettamente siderurgica ma inpiù in una fabbrica fortemente insalubre, nociva e mortale. Quindi perchèall'Ilva non dovrebbe essere possibile andare via dopo 20 o anche 25 anni dilavoro?

Secondo. Nell'ottobre del 2012, il Consiglio comunale di Taranto, in sedutaspecifica, e all'unanimità, approvò un Ordine del Giorno, in cui, tenendoconto della situazione grave dell'Ilva diceva che gli operai dovevano poterandare in pensionamento anticipato dopo 20 anni di lavoro. Non l'ha quindi affermato un "cittadino al bar", ma un organo istituzionale. Sappiamo fintroppo bene come, soprattutto con questo Sindaco e questa amministrazionecomunale, le parole difficilmente corrispondono ai fatti e quell'OdG sembrapiù un lavarsi la coscienza sporca (sporchissima soprattutto del sindaco,finito sotto indagine), in una situazione calda di allarme sociale; manessun partito, nessun assessore o consigliere oggi può dire "io non ho
votato nulla".

Terzo. Non dimentichiamo che anni fa proprio nei settori statali, delPubblico Impiego, anche nei lavori impiegatizi, proprio lo Stato permettevache i suoi lavoratori andassero in pensione a 19 anni 6 mesi e un giorno,con importo di pensione pieno - le lavoratrici poi addirittura a 15 anni emezzo.E la maggiorparte di questi settori lavorativi non era assolutamente arischio, l'Ilva invece, sì!

Quarto. Già a Taranto vi sono state leggi particolari, nuove, partoriteproprio dalla situazione lavorativa di Taranto e poi estese a livellonazionale. Come gli stessi prepensionamenti all'Ilva, o la cassaintegrazione in deroga, che prima non esistevano e che le hanno "inventate"per "tamponare" la situazione a Taranto. Queste sono state sempre risposteparziali a problemi reali, ma anche risposte ad una situazione d'emergenza,
o di ordine pubblico, come è stata la cig in deroga a seguito della rivoltadi mesi a Taranto nel 2007 delle lavoratrici e lavoratori delle pulizie.
Ora, questa all'Ilva è sicuramente una situazione d'emergenza in tutti isensi, sia di salute, di sicurezza, che di lavoro. Quindi, perchè mai nondovremmo pretendere una normativa d'emergenza!?
Tutti dicono che c'è un'emergenza a Taranto, ma tutti usano questo peraccorrere a difesa di Riva o dei padroni che andrebbero in crisi con lachiusura dell'Ilva. Noi dobbiamo pretendere che invece parlino
dell'emergenza del lavoro e della salute e della vita degli operai!

MA DETTO QUESTO, IL PROBLEMA E' COME CONQUISTARLO.

Noi stiamo dicendo che ci vuole un "decreto" per gli operai.Ma nello stesso tempo stiamo anche dicendo che senza che il governo e lo Stato si trovino costretti a farlo perchè devono rispondere a un problema
reale di "emergenza di lotta", di "ordine pubblico", non lo faranno.Quindi "20 anni bastano", 20 anni sono possibili, ma nessuno li regala.Gli operai devono creare con la lotta le condizioni, con una lotta che abbia
il carattere della rivolta, che non si spegne in un solo giorno, che blocchi la fabbrica, che si estenda in città chiamando alla lotta e all'unità tuttii settori popolari colpiti sull'intera piattaforma che riguarda anche le
bonifiche, l'emergenza sanitaria; una lotta che non si fermi fino a risultati.

SLAI COBAS per il sindacato di classe Ilva Taranto

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