mercoledì 26 giugno 2013

pc 26 giugno - Il “modello Sicilia” fa arricchire Crocetta e la sua borghesia parassitaria

Crocetta guadagna più di Obama

Senza ufficio stampa, spende 3 milioni € per la comunicazione, mentre l’Ars costa 164 milioni l’anno. 311 mila € contro 287 del presidente Usa e ha pure 100 mila € di spese riservate

Aveva annunciato la rinuncia al 30 per cento della sua paga, ma di fatto, guardando tra i capitoli del bilancio preventivo 2013 della Regione Siciliana, il presidente Rosario Crocetta ha un’indennità più bassa solo del 10 per cento rispetto al predecessore Raffaele Lombardo. C’è da sommare, poi, lo stipendio da deputato regionale (230 mila euro) così che il presidente guadagna 311 mila euro l’anno, addirittura 24 mila euro più dell’uomo più potente del mondo: il presidente degli Stati Uniti d’America. Barack Obama, infatti, avrebbe diritto ad un’indennità di 400 mila dollari, ma ha rinunciato al 5 per cento per cui il suo stipendio annuo è di 380 mila dollari, che corrispondono a 287 mila euro.
Palazzo d’Orleans sarà più piccolo della Casa Bianca, ma in fatto di stipendi non ha proprio nulla da invidiare.
“Sono io l’esempio dei tagli più drastici della spesa discrezionale, i fondi riservati alla Presidenza sono passati da 500 mila a 100 mila euro”. Ne è sicuro presidente Crocetta?
L’annuncio veniva dato alla stampa il 17 aprile, nel pieno del clima infuocato di Finanziaria e Bilancio. Ma oggi che il Bilancio 2013 della Regione lo leggiamo chiaro e scritto nero su bianco possiamo darci la risposta da soli e smentire il governatore in quello che si è rivelato l’ennesimo annuncio mediatico: le “spese riservate” alla Presidenza (capitolo 100314) sono diminuite soltanto di 100 mila euro, passando dai 200 mila stanziati nel 2012 ai 100 mila euro di quest’anno.
Per evitare che magari il presidente abbia fatto confusione ricordandosi bilanci più lontani, abbiamo visto inoltre che da almeno quattro anni non sono mai esistiti stanziamenti da 500 mila euro per questa voce di bilancio: erano 300 mila nel 2009, 240 mila nel 2010, 200 mila anche nel 2011.
“Spese riservate” le chiamano. Un nome che già da sé evoca mistero ancora oggi che il concetto trasparenza amministrativa ha acquisito legittimazione normativa e culturale. Un nome che suscita anche vecchi ricordi, come quando il presidente della regione Angelo Capodicasa, al momento del suo insediamento, non trovò una lira a disposizione in questo fondo perché prima di lui – come poi confermato da una condanna della Cassazione nel 2009 – i precedenti governatori Giuseppe Drago e Giuseppe Provenzano si erano impropriamente serviti di quei fondi senza rendicontarli. Ma quelli erano gli anni ’90.
Le somme “riservate” di oggi rappresentano soltanto poco più del 2% sul totale di spese correnti che l’apparato Presidenza spenderò durante il 2013, cioè ben 4,512 milioni di euro e Crocetta dovrebbe domandarsi come mai in questo caso la spesa, invece di diminuire, sia quasi raddoppiata considerando che nel 2012 si fermava a 2,554 milioni di euro. È aumentata soprattutto in merito alle “pubblicazioni e all’espletamento delle funzioni di informazione e comunicazioni” (capitolo 100317) passate da 525 mila euro a 3 milioni, in una regione senza Ufficio stampa da più di sei mesi e con una gestione della comunicazione discutibile, come approfondiamo in basso.
La mente torna così alla nostra inchiesta della scorsa settimana sugli stratosferici stipendi della Giunta siciliana, quando dicevamo che la Sicilia continua a sprecare aumentando le spese correnti di un miliardo (15,9 mld) e diminuendo quelle per investimenti di un miliardo e mezzo (9,4 mld) rispetto allo scorso anno.
Tra gli sprechi maggiori c’è una Giunta di governo che ci costa per le indennità dei componenti cinque volte tanto quella della Lombardia: 2,331 milioni di euro contro appena 442 mila euro.
Anche sul suo stipendio Rosario Crocetta, in questi mesi, è andato avanti a colpi di annunci sostenendo alla fine di aver rinunciato al 30% della sua paga, ma dal bilancio abbiamo scoperto come in realtà il taglio è stato inferiore, intorno al 10%, cosicché il presidente guadagna circa 81 mila euro lordi l’anno, ma dimentica che all’indennità da governatore si somma quella da deputato regionale pari a 230 mila euro.
La Sicilia si ritrova così ad avere un presidente di regione che, non solo guadagna più di alcuni suoi colleghi governatori come il lombardo Roberto Maroni (208 mila euro) o il toscano Enrico Rossi (154 mila euro), ma arriva a superare anche l’uomo più potente della Terra, il presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama, il quale ha pure deciso (dallo scorso aprile) di restituire il 5% del suo stipendio annuo, pari a 400 mila dollari fissato per legge dal Congresso. Così facendo, Obama guadagnerà 380 mila dollari che tradotti in euro – a cambio medio corrente – sono pari a circa 287 mila euro, vale a dire uno stipendio di quasi 24 mila euro al mese, mentre il nostro Crocetta arriva a sommare al mese quasi 26 mila euro...

dal Quotidiano di Sicilia
26 giugno 2013

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