sabato 15 giugno 2013

pc 15 giugno - i comunisti rivoluzionari devono propagandare, agitare, organizare per la rivoluzione come unica soluzione

In  questo paese senza una rivoluzione è impossibile cambiare le cose, questo dovrebbe essere sempre più abbastanza chiaro agli operai,lavoratori, precari,disoccupati e alle masse popolari in genere.
Padroni, Governi, Stato, Parlamenti, istituzioni, partiti parlamentari, sindacati confederali operano tutti nel loro campo per scaricare la crisi economica sulle masse, conservare il potere economico e politico, costruire un apparato di polizia, forze armate, giustizia, mass media, che possa difendere lo stato di cose esistente e costringere le masse che lottano, che si ribellano, le avanguardie di esse organizzate o no, a desistere con la repressione, il carcere, l'isolamento, la criminalizzazione.
In questa situazione è necessario che chi vuole rovesciare lo stato di cose esistente si organizzi e operi per  farlo nel fuoco della lotta di classe e in stretto legame con le masse.
La prima cosa da costruire è il Partito, un partito proletario e rivoluzionario, un partito comunista di tipo nuovo, che noi vogliamo basato sul marxismo-leninismo-maoismo applicato alla realtà concreta del nostro paese. Il partito non lo costruiscono le masse, lo avrebbero già fatto, lo costruiscono le avanguardie. Le avanguardie non possono scaricare sulle masse che non sono pronte, un compito che è loro e a cui loro devono essere pronte. Le avanguardie che non lavorano per costruire innanzitutto il partito, non sono vere avanguardie e non ragionano in termini corretti, scientifici e concreti. Sono volenterose, a volte combattive, ma politicamente idioti e confusi e nonostante le loro intenzioni e i loro sforzi sono dannosi a sè stessi e agli altri. Se invece si lavora per il partito il problema è che non basta volerlo, ma bisogna saperlo fare. Serve teoria, attività militante, ma tanta,tanta tanta capacità di risolvere problemi. Il primo problema che quello che si deve costruire è un partito rivoluzionario, non un sindacato. Un partito rivoluzionario non fa vertenze, ma fa politica e azioni rivoluzionarie. Questo è quello che dobbiamo fare dimostrando con i fatti concreti. scritti, azioni,piani, strumenti,numeri di essere capaci di farlo 'nel fuoco della lotta di classe, in stretto legame con le masse. Chi lavora con questo metodo e obiettivo è Partito, sia pure allo stado iniziale e in formazione.
Come sempre la verifica di questo è nei fatti e non nelle parole.
Noi siamo proletari comunisti e lavoriamo per costruire il Partito Comunista maoista, tutto il nostro lavoro serve e deve servire questo scopo. Il lavoro teorico interno, blog e pubblicazioni,l'attività sindacale di classe, il lavoro giovanile, il lavoro femminile, il lavoro internazionalista; tutto è fatto in funzione della costruzione del Partito rivoluzionario della classe operaia, nucleo dirigente delle masse popolari.
t
Proletari Comunisti - PCm Italia
15 giugno 2013

Nessun commento:

Posta un commento