domenica 19 maggio 2013

pc 19 maggio - LE PRIME DECISIONI DEL GOVERNICCHIO PD/PDL


Il governo Letta/Berlusconi si è riunito e ha preso alcune decisioni volute da Berlusconi. Alfano con linguaggio calcistico si assegna un gol. Ma per rimanere nella metafora calcistica, siamo alle partite truccate del calcio scommesse.
Per l'Imu è rinviato solo il pagamento, peraltro in maniera indiscriminata non mirata, come vuole appunto Berlusconi; i precari vengono prorogati a dicembre 2013 ma ne viene esclusa la massa maggioritaria dei precari della scuola; quindi, al di là delle parole, nessuna difesa di redditi e occupazione ma un gioco delle tre carte volto a garantire il governo, la sua nascita e sopravvivenza nell'interesse dei padroni, dei banchieri, dell'Europa ad egemonia tedesca.
Su tutti questi problemi, il governo Letta è un governicchio che proseguirà su questa strada finchè durerà, secondo i dettami dell'Agenda Monti e delle eventuali modifiche di essa decise a livello europeo.

Ma anche tutta la partita sull'economia, tutto questo gran parlare dei “problemi del paese”, del “lavoro”, dei “giovani”, è inconsistente aria fritta.
Padroni, governo, tutti i governi, hanno un solo problema, far pagare la crisi ai proletari e alle masse popolari, salvaguardare profitti e proprietà – nei limiti del possibile nella crisi, dura anche per i padroni europei.

Dove il governo intende funzionare davvero è nel salvare Berlusconi dalla ineleggibilità e galera, nel salvare partiti e politici, parlamentari dalla scure dei tagli della politica per perpetuarne casta e interessi trasversali.
Dove il governo invece vuole e deve funzionare è nella repressione, nel sostenere e portare avanti lo Stato di polizia, la dittatura moderno fascista non tanto mascherata in un parlamento eletto peraltro, come ora si ricorda di dire la Consulta, sulla base di una legge elettorale incostituzionale, e che, quindi, dovrebbe caso mai autosciogliersi e autoincriminarsi, da Napolitano fino all'ultimo peones in parlamento.
E qui il nipote del braccio destro di Berlusconi e i suoi squallidi ministri pretendono invece di fare la faccia feroce, contro il movimento No Tav, contro il movimento No Muos, contro le lotte operaie, dei disoccupati, contro le proteste studentesche da Milano a Napoli, contro le donne che si oppongono ai “morti” della “marcia per la vita”; pretendono di mettere il bavaglio ad internet trasformando le critiche in “vilipendio”, le parole in “violenza ed eversione”, lasciando mano libera alla polizia, ai suoi capi, alla sbirraglia fascista e razzista, spesso anche criminale e malavitosa che si rende responsabile di omicidi, di cariche ingiustificate.
Un governo che pretende di usare i ministri in odor di Costituzione, di progressismo, legalità come pure bandierine e foglie di fico, dando invece i ministeri della repressione nelle mani di berlusconiani quali Alfano, o di protofascisti, come dovrebbe essere il novo capo di polizia, ecc.; un governo che si regge sull'incolpevolezza di Berlusconi nello scandalo Ruby è un manifesto aperto di pochezza e indecenza. Un governo, che ha un Nitto Palma al suo interno, un magistrato che ha scritto in fronte corruzione e servilismo, è peggio del governo Monti.

Operai, masse popolari, giovani, donne, movimenti studenteschi, di opposizione non possono certo farsi fermare da questo tipo di governo.
Né affidare in nessuna maniera la loro voce, le loro istanze a Grillo e alla sua sciagurata compagine in parlamento, la cui voce è sempre più fioca verso i potenti e sempre invece più acuta contro dissidenti e soprattutto movimenti, oppositori reali, per non parlare contro gli immigrati contro i quali il razzismo gli sbava dalla bocca.

Proletari comunisti - PCm

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