sabato 6 aprile 2013

pc 6 aprile - Gli operai Fiat di Termini Imerese tornano in piazza... ma non è questa la lotta!


Gli operai ex Fiat di Termini Imerese continuano a farsi guidare in questa vertenza dai sindacati confederali, Fiom, Fim, Uilm che non fanno che riprodurre lo schema della richiesta dell'elemosina... non è da operai in lotta subire questo tipo di umiliazioni, non essere nemmeno ricevuti dal presidente della Regione! È da tempo ormai che tutte le richieste alla Regione e alle varie autorità, tra cui Invitalia, perché risolvessero il problema sono andate a farsi benedire; è ora che gli operai riprendano in mano completamente la lotta, secondo le migliori tradizioni della propria classe!, e la portino avanti a modo proprio e fino in fondo se vogliono dare una svolta vera alla vertenza, innanzi tutto riprendendosi la fabbrica! Che sia la Dr Motor o siano i cinesi a farla ripartire dal punto di vista della produzione industriale poco importa... l'importante è adesso riprendersi la fabbrica chiusa da due anni, una vera offesa alla disoccupazione dilagante... un vero crimine sociale che non viene punito da nessuno!




Gli operai Fiat tornano in piazza
"La Regione ci ha abbandonati"

Trecento lavoratori dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese stanno manifestando davanti a Palazzo d'Orleans. "La Regione - denuncia la Fiom - ci aveva assicurato un incontro entro il 31 marzo. Ma la data è trascorsa e non abbiamo ricevuto alcun segnale". Traffico bloccato in tutta la città


Si riaccende la rabbia degli operai dell'ex Fiat di Termini Imerese. Circa 300 persone stanno manifestando dalle 9,30 di stamattina a Palermo, paralizzando il traffico nel centro storico. Accanto a loro ci sono Fiom, Fim e Uilm e anche le tute blu della Keller, l'azienda di Carini in crisi da anni e per la quale sembra sempre più concreto lo spettro del fallimento. Dopo un sit in di fronte Palazzo d'Orleans, dove speravano di essere ricevuti dal presidente della Regione Rosario Crocetta, gli operai si sono spostati su corso Vittorio Emanuele, per poi proseguire verso la Prefettura e la sede della Banca d'Italia in via Cavour, dove alcuni di loro hanno tentato pacificamente di entrare. In questo momento le tute blu stanno percorrendo via Maqueda, per ritornare verso piazza Indipendenza, dove continueranno il sit in a oltranza.

Quello che vogliono è essere ricevuti da Crocetta, che si era impegnato a trovare una soluzione per la vertenza Fiat, paralizzata ormai da tre anni. "Il governatore - spiega Roberto Mastrosimone della Fiom palermitana - aveva annunciato che si sarebbe fatto carico della vicenda Fiat, visto il fallimento totale dell'azione di Invitalia (l'advisor governativo che dal 2009 cerca qualcuno che rilevi lo stabilimento, ndr) e che avrebbe contattato personalmente nuove cordate imprenditoriali disposte a investire a Termini. Come al solito si è trattato di proclami che non hanno portato a nulla. Ci avevano assicurato un incontro entro il 31 marzo, marzo è passato e non si è fatto sentire nessuno".

In campo, secondo quanto riferiscono i sindacati, Crocetta vorrebbe fare tornare Dr Motor, l'azienda molisana inizialmente nominata da Invitalia successore del Lingotto e poi scartata a causa dei gravi buchi nel bilancio societario e dal mancato credito da parte delle banche. Stavolta, però, si pensa a un ruolo più attivo di Chery, casa automobilistica cinese già partner di Dr Motor.

L'unica certezza, per adesso, è che i 1.500 operai ex Sicilfiat e dell'indotto saranno coperti solo fino a dicembre dalla cassa integrazione straordinaria e se non sarà trovata una soluzione entro pochi mesi si arriverà inevitabilmente al licenziamento collettivo, creando una nuova voragine nel già collassato sistema economico siciliano.

(05 aprile 2013)

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/04/05/news/gli_operai_fiat_tornano_in_piazza_la_regione_ci_ha_abbandonati-55984944/

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