martedì 23 aprile 2013

pc 23 aprile - STRAGE DI VIAREGGIO, GLI AVVOCATI DELLE FF.SS CI RIPROVANO...

(da Assemblea 29 giugno) 
Lunedì 29 aprile alle ore 9.30 al Polo fieristico di Lucca riprende l'udienza preliminare per la strage ferroviaria di Viareggio.

Dopo il fallimento degli avvocati di Ferrovie e Gatx sulle costituzioni di parte civile (117 ammesse su 120), l'avvocato di Moretti e del Gruppo ferrovie dello Stato italiane, A. D'Apote, prosegue nella sua offensiva giudiziaria e mediatica. Ora punta il dito sul fatto che il processo subisca l'effetto mediatico, si basi su accuse artificiose ed esagerazioni e (udite udite) sia oggetto di " ...istanze che giungono dall'esterno ...".
Come si suol dire, la migliore difesa è l'attacco. L'avvocato ci riprova. Dopo quanto aveva detto e fatto nell'incidente probatorio (a Viareggio non c'è il clima per questo processo ... c'è chi strumentalizza ... è ipotizzabile la richiesta dello spostamento ...).
L'avvocato ancora non ha capito cosa è accaduto il 29 giugno 2009 a Viareggio e non ne vuole sapere; i suoi pensieri sono diretti in altra... direzione. Continua a ripetere che i suoi assistiti (Moretti e ferrovie) non hanno alcuna responsabilità.
Negando la realtà sul 29 giugno si uccidono una seconda volta le Vittime.
Se fosse vero quanto sostiene l'avvocato (" ... istanze che giungono dall'esterno"), questa dichiarazione appare come un invito a proseguire la battaglia per la sicurezza, la verità, la giustizia con maggiore forza e determinazione. Con questa uscita ha pensato bene di condizionare i giudici, ma il risultato potrebbe (e dovrebbe) essere, invece, di stimolare familiari, ferrovieri, cittadini e la città di Viareggio a mobilitarsi maggiormente rispetto a quanto avvenuto fino ad ora.
Sull'affermazione dell'avvocato di Moretti che "l'Ad delle ferrovie è il vero obiettivo di questo processo ...", ricordiamo che a Viareggio sono state raccolte 10.000 firme per le dimissioni di Moretti. E come ogni cosa seria e responsabile, questa raccolta popolare è stata cestinata da coloro ai quali furono consegnate: presidenti di Camera e Senato (Fini e Schifano) e ministro delle Infrastrutture (Matteoli).
Anzi, da questa pletora istituzionale, l'Ad è stato nominato cavaliere del lavoro (Napolitano), inserito a pieno titolo nella giunta di Confindustria (Squinzi), rinnovata la carica di Ad delle ferrovie, di presidente delle ferrovie europee, insignito di onorificenze, premi e attestati. Solo al pensiero che è imputato per una strage ferroviaria che ha provocato 32 Vittime e numerosi feriti, c'è da rabbrividire.

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