lunedì 15 aprile 2013

pc 15 aprile: Libertà per i prigionieri politici palestinesi. Due iniziative a Roma


 Mercoledì 17 Aprile ore 17 Sit in davanti al Colosseo


Il 17 aprile è la giornata internazionale del prigioniero politico palestinese, sono 4812 i detenuti nelle carceri israeliane tra loro ci sono oltre 219 minorenni, dal 1967 in oltre 750.000 sono passati per le prigioni israeliane, una cifra equivalente al 20% del popolo della Palestina occupata.


ROMA, 15-17 APRILE 2013


Far conoscere cosa avviene nelle carceri israeliane e lanciare un appello per la liberazione di Marwan Barghouti e di migliaia di palestinesi, incarcerati per motivi politici. Questo l'obiettivo delle tre giornate che si terranno a Roma, dal 15 al 17 aprile, promosse da AssopacePalestina, Amici della Mezzaluna Rossa palestinese e dalla Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese. L'iniziativa è stata organizzata in occasione della giornata internazionale di solidarietà con i detenuti politici palestinesi che si tiene, ogni anno, il 17 aprile, per non dimenticare chi paga con il carcere la scelta di battersi per l’indipendenza e la giustizia.

Parlamentare e leader di Al Fatah, Marwan è stato sequestrato il 15 aprile del 2002 e condannato a 5 ergastoli nel 2004 per coinvolgimento nella resistenza armata, ma nella sua vita ha sempre sostenuto e continua, dal carcere, a sostenere la necessità di pace attraverso la giustizia. Lui è solo uno degli oltre 800.000 palestinesi che sono stati detenuti da Israele dall’inizio dell’occupazione, nel 1967: praticamente il 20% dell’intera popolazione palestinese. Le detenzioni, in barba alle convenzioni internazionali, non risparmiano i bambini: oltre 8000 ne sono stati arrestati dal 2000 ad oggi.

I procedimenti di arresto e di successiva detenzione, cui i palestinesi residenti nei territori occupati sono regolarmente sottoposti, si basano su di una vasta gamma di "regolamenti militari", la gran parte dei quali illegali secondo il diritto internazionale: tortura, isolamento, divieto delle visite, mancanza di cure mediche, continui trasferimenti da un carcere all’altro, in alcuni casi la morte sotto tortura.

Le tre giornate, saranno occasione, inoltre, per ricordare l’assassinio di Vittorio Arrigoni, il cui anniversario cade in questi giorni, e per conoscere meglio la cultura palestinese, con letture di poesie, teatro e prodotti della terra.

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