domenica 3 marzo 2013

pc 3 marzo - Armi da Croazia, Bosnia e Kosovo per i terroristi anti-siriani

Sulle forniture di armi ai terroristi antisiriani dalla Croazia
(Ricevuto via PeaceLink da Jure E., che ringraziamo)


Se la Croazia avesse davvero fornito armi ai ribelli siriani, attraverso la mediazione dell´Arabia Saudita, si tratterebbe del "peggiore degli scenari possibili": lo ha affermato l´analista croato di questioni militari, Igor Tabak, all´agenzia d´informazione "Media servis". "La Croazia è sempre poco abile nella sua politica estera, così come in questo tipo di manovre commerciali-militari", ha dichiarato Tabak, il quale ha ribadito che "la scoperta di questa mossa della Croazia, se c'è stata, è il peggiore di tutti gli scenari possibili". Il ministro degli Esteri di Zagabria, Vesna Pusic, ha dichiarato che il paese non ha commerciato in armi, ma, sottolinea Tabak, "questo non è impossibile: esistono forti indizi su stretti legami tra la Croazia e l'opposizione siriana"...

http://www.informarexresistere.fr/2013/02/24/i-ribelli-siriani-ricevono-armi-dal-kosovo-e-dalla-bosnia/#axzz2MB1DBH4O

Ieri il primo ministro croato Zoran Milanovic ha annunciato il ritiro della partecipazione alla forza di peacekeeping Onu impegnata al confine fra Israele e Siria. Le truppe croate si ritireranno dalle alture del Golan. Il governo ha dato l'annuncio del ritiro dopo la notizia, da parte del quotidiano "New York Times", di una fornitura di armi croate alle forze
d'opposizione siriane. La notizia giungerebbe da fonti d'intelligence statunitensi, stando alle quali un flusso di armi residuate dei conflitti nei Balcani starebbe attivo già dallo scorso dicembre, grazie alla mediazione dell'Arabia Saudita. Da allora, numerosi aerei cargo avrebbero lasciato la Croazia alla volta del conflitto civile siriano, trasportando armi a basso rinculo, fucili d'assalto e mitragliatrici leggere. Zagabria ha categoricamente smentito la notizia, ma ha comunque ritenuto che essa metterà a rischio la sicurezza dei suoi soldati ai confini con la Siria. Attualmente, la Croazia partecipa alla forza d'osservazione Onu nel Golan con un contingente di 100 uomini. La forza Onu tutela il fragile cessate il fuoco fra forze israeliane e siriane lungo la zona demilitarizzata delle Alture, istituita dopo la guerra del 1973. Sino alla Primavera Araba del 2011, Zagabria e Damasco intrattenevano relazioni economiche e politiche significative. Da allora, però, la Croazia si è schierata con decisione a supporto dei ribelli.

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