venerdì 29 marzo 2013

pc 29 marzo - DOPO IL FALLIMENTO DEL DI FABBRICA ITALIA


OGGI LA FIAT PROMETTE IL… <PIANEROTTOLO> A POMIGLIANO: BALLE DI IERI… BALLE DI OGGI!

Secondo il cosiddetto ‘Piano” di Fabbrica Italia di Marchionne (presentato dalla Fiat al Governo il 22 dicembre 2009 e successivamente, in data 30 marzo 2010, al Ministero per lo Sviluppo Economico) oggi Pomigliano avrebbe già dovuto produrre e vendere 280.000 Panda all’anno con 5.500  lavoratori occupati a tempo pieno tra operai ed impiegati (2146 di ex FIP - di cui 210 ex Ergom -; 2.431in cassa integrazione straordinaria con ‘finta’ promessa di assunzione in FIP’; 310 del reparto logistico di Nola; 650 dell’ex Ergom ancora in cigs. Per non parlare delle migliaia di addetti all’indotto. Oggi Fabbrica Italia è fallita!

Per questo “finto piano”, all’epoca avallato non solo da azienda e sindacati confederali ma anche da Governo, Ministri competenti, Giunta Regionale della Campania,  e  dall’intero arco politico-parlamentare (dal PD al PDL)  la Fiat ha intascato ingenti risorse pubbliche (vedi cigs) e mandato a rotoli i bilanci delle famiglie dei lavoratori e del collegato indotto contribuendo a distruggere l’economia del territorio (sono centinaia gli esercizi commerciali falliti, chiusi o che stanno chiudendo, nel territorio circostante la fabbrica dell’area nolana vesuviana interna).

Di fatto dopo appena 7 mesi dall’avvio, la cosiddetta “newco.” di Fabbrica Italia è andata rovinosamente in cassa integrazione e poi è miseramente fallita (con l’a.d. Marchionne che ha candidamente confessato di …”aver fatto una coglionata”)! Questo pone a serio pericolo il presente ed il futuro di tutti i lavoratori di Fiat ed indotto !


Gli stessi sindacati confederali, rappresentanti politici ed istituzionali locali e nazionali, e collegati giornalisti, che per coprire le ‘balle’ della Fiat hanno gravemente danneggiato i lavoratori e le loro famiglie, i commercianti e l’intera economia territoriale oggi ancora si schierano - da servi solerti - a copertura dell’ennesima farsa da : MA QUALCUNO POTRA’ MAI ANCORA CREDERLI ?!

 Intanto la Fiat (con recente accordo sindacale sottoscritto in sede Regione Campania) ha già <scaricato e tagliato fuori dalla fabbrica> i lavoratori <Polo logistico di Nola> cui non è stata nemmeno rinnovata la cigs in scadenza per il prossimo 14 luglio e già ne prospetta in una ridicola attività di per precostituire ad arte la prossima ‘cessione di ramo d’azienda’coi conseguenti licenziamenti appaltati ad aziende terze! Tagliati e scaricati fuori anche i 2.431 lavoratori in cigs che all’epoca non rientrarono in FIP e che oggi  (650 di loro) dovrebbero “ruotare su se stessi” (tenuti non casualmente ben lontani dalle reali attività di produzione e montaggio) ed ‘adibiti’ad una inesistente e , per qualche settimana di fantomatico corso professionale (tra aula ed affiancamento). E per di più previo visite mediche preventive di idoneità e …sotto le regole “dettate dall’assistente sociale” (sic). Scaricati e tagliati fuori anche i circa 650 ‘superstiti’ ex Ergom oggi anche loro in cigs a scadenza (luglio 2013) e privi - come tutti gli altri - di ogni credibile prospettiva occupazionale futura. Analoghe e forti preoccupazioni investono i lavoratori delle aziende terziarizzate e dell’indotto collegato alla Fiat Pomigliano.

Venerdì 5 aprile - ore 10.30 - sede Slai cobas Pomigliano

Riunione del coordinamento provinciale Slai cobas

Ordine del giorno:

Problematica situazione Fiat Alfa Romeo indotto e necessaria costruzione di idonee azioni sindacali per la tutela preventiva dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori 

Iniziative sindacali per la proroga della cassa integrazione a Nola ed il reinserimento in Fiat dei lavoratori 

Assemblea Operaia Nazionale a Pomigliano del prossimo 1° maggio proposta dal Comitato mogli 

informativa sulle iniziative giudiziarie collettive in corso 

Slai cobas - coordinamento provinciale - Pomigliano, 28/3/2013 - per contatti: cobasslai@libero.it

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