lunedì 11 febbraio 2013

pc 11 febbraio - Cineforum Garage Olimpo


Il circolo di proletari comunisti Palermo tra le sue attività promuove la visione di film "di parte" con l'obiettivo di ragionare e discutere collettivamente su temi e problemi attuali quotidiani.
In tal senso vivendo in una società formalmente democratica ma dove, in realt,à si restringono sempre più le libertà democratiche e i diritti conquistati, in primis quelli dei lavoratori, nel nome dei sacrifici da fare per uscire da una crisi che di certo non hanno creato i lavoratori, questo film offrendo uno spaccato della dittatura fascista argentina darà molti spunti di discussione riguardo al significato di fascismo quale "opzione" sempre praticabile dai governanti e verso la quale non bisogna mai abbassare la guardia.

Ore 21:00 Aperitivo
Ore 21:30 Inizio Proiezione

PRODUZIONE: Argentina / Italia
1999
GENERE: Drammatico
DURATA: 98'
INTERPRETI: Antonella Costa, Carlos Echeverrìa, Dominique Sanda, Chiara Caselli, Paola Bechis, Enrique Pineyro, Pablo Razuk
SCENEGGIATURA: Marco Bechis, Lara Fremder
FOTOGRAFIA: Ramiro Civita
MONTAGGIO: Jacopo Quadri
SCENOGRAFIA: Romulo Abad
COLONNA SONORA: Jacques Lederdin

Argentina 1978. Maria (Antonella Costa) è una maestra militante di 19 anni che vive con sua madre Diane (l'attrice francese Dominique Sanda) in una bidonville. Le difficoltà economiche hanno indotto Diane ad affittare alcune stanze della casa, una delle quali viene occupata da Félix (Carlos Echeverria), un giovane timido e innamorato di Maria, che dice di non avere famiglia e di lavorare come guardiano notturno in un garage. Una mattina un gruppo armato di poliziotti in borghese sequestra Maria di fronte allo sguardo impotente della madre, conducendola in un campo di concentramento sotterraneo (uno dei trecento che operavano in città) chiamato in codice "Garage Olimpo". Maria scopre che la persona che si dovrà occupare del suo interrogatorio e della tortura non è altro che Félix, l'affittuario innamorato di lei, il quale tenta di salvarle la vita simulando la sua collaborazione di fronte ai suoi superiori. Ma quando Tigre (Enrique Pineyro), il capo del campo, viene ucciso in un attentato, Maria viene trasferita. E "trasferita" nel gergo militare significava la morte.

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