lunedì 14 gennaio 2013

pc 14 gennaio - No Muos, contro il radar della morte lotta delle popolazioni più che legittima

Solidarietà ai manifestanti caricati dalla polizia a difesa del passaggio della gru che solleverà le parabole del MUOS , che si sono scagliati contro i tanti che legittimamente protestavano e resistevano per un diritto inalienabile quale quello alla  salute dell'ambiente, ad una vita sicura delle popolazioni. 
Se per il governo "al servizio" degli USA la vita delle popolazioni locali non vale nulla mentre contano solo gli interessi geostrategici/militari, legittimo e necessario è lottare e combattere fino in fondo

Rete Nazionale per la Sicurezza sui posti di lavoro e sul territorio - Nodo di Palermo


NO Muos

Ricondivisa, grazie per la solidarietà!

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NO MUOS, LIPU: "Rischi per la salute e la natura"

SICILIA, PROTESTE CONTRO IL SISTEMA DI TELECOMUNICAZIONI “MUOS”.
LIPU: “GRAVI RISCHI PER LA SALUTE UMANA, LA SICUREZZA
E IL PATRIMONIO NATURALISTICO”
Comitati e associazioni, abitanti contro la costruzione
del potentissimo sistema statunitense di telecomunicazione satellitare militare
nel cuore della Riserva Naturale Orientata "Sughereta di Niscemi" (CL)

“Temiamo gravi rischi per la salute dell’uomo, per la sicurezza e l’ambiente”. E’ l’allarme lanciato dalla LIPU-BirdLife Italia riguardo il “MUOS” (Mobile User Objective System), il progetto militare di telecomunicazioni della Marina militare Usa in fase di realizzazione in Sicilia a Niscemi, in provincia di Caltanissetta.

L’impianto, uno dei quattro progettati a livello mondiale dalla marina statunitense, sorgerà nel cuore della Riserva naturale Orientata “Sughereta di Niscemi”, tra le querce secolari dell’ultima foresta mediterranea della Sicilia centro-meridionale. Il progetto, contro il quale stanno lottando in questi giorni comitati di cittadini e associazioni ambientaliste, prevede tre grandi antenne paraboliche dal diametro di oltre 18 metri per le trasmissioni verso i satelliti geostazionari e due trasmettitori elicoidali in banda UHF (altissima frequenza), di 149 metri d’altezza, per il posizionamento geografico.
Il terminale ha il compito di assicurare il funzionamento della complessa rete satellitare in grado di controllare e gestire tutte le forze armate Usa attive sul pianeta.

Come denunciato un anno fa dal Politecnico di Torino, incaricato dal Comune di Niscemi di valutare i rischi dell’impianto, sono gravi i rischi per la natura e per l’uomo, dalla sicurezza aerea all’esposizione della popolazione ai fasci di microonde, che, oltre a essere pericolosi e potenzialmente letali entro il raggio di un chilometro, sono in grado di interferire con aeromobili distanti decine di chilometri, oltre che con il vicino aeroporto di Comiso, prossimo all’apertura. Secondo il Politecnico “sono tutt’altro che remote le ipotesi di incidenti aerei ed è incomprensibile come ciò non sia stato preso in considerazione dagli studi progettuali”. Il fascio di onde potrebbe interferire in modo grave anche con apparecchiature mediche come pacemaker, defibrillatori, apparecchi acustici e attrezzature ospedaliere.

Non sono meno gravi gli effetti negativi sulla natura, in parte già messi in atto con la distruzione di ampie zone a macchia mediterranea. La Riserva Sughereta di Niscemi, designata anche come Sito di Interesse Comunitario (SIC), è un ambiente di straordinario valore naturalistico, in quanto ospita oltre 500 specie di piante, due delle quali incluse nella lista rossa regionale siciliana, e ben 123 specie di uccelli, tra cui molte specie protette (grillaio, ghiandaia marina, occhione). Inoltre, la presenza di ampie vallate permette un facile corridoio migratorio per specie importanti, quali capovaccaio, albanella pallida, biancone.
All’interno della base è stata documentata la distruzione di zone a macchia mediterranea e si è così interrotto il processo di successione ecologica che stava portando al naturale ripristino di aree un tempo disboscate.
Inoltre, non si conoscono completamente gli effetti che le onde elettromagnetiche potranno creare sia sulle popolazioni umane che su un ecosistema così delicato. Gli esperti sono preoccupati del disorientamento degli insetti impollinatori con danni alla flora spontanea e all’agricoltura locale, mentre gli zoologi temono gli effetti negativi del fascio di onde sugli uccelli migratori.

http://lipuniscemi.blogspot.it/

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