sabato 8 dicembre 2012

pc 8 dicembre - speciale - Conferenza Internazionale di Amburgo: intervento del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario – Italia



Come compagne del Movimento femminista proletario rivoluzionario salutiamo con gioia questa Conferenza a sostegno della guerra popolare in India e portiamo anche i calorosi saluti delle donne lavoratrici, precarie, disoccupate, giovani in lotta nelle città italiane dove siamo presenti.

L'8 marzo di quest'anno, sul piano internazionale, lo abbiamo dedicato alle migliaia di donne indiane protagoniste nella lotta rivoluzionaria contro oppressione di classe, di genere, feudale, di casta, religiosa... donne che sono il cuore nella guerra di popolo che avanza contro un governo e uno Stato che  si definisce "la più grande democrazia del mondo".

Questo tipo di democrazia è fatta di oppressione, anche in un paese capitalista e imperialista come il nostro, l'Italia, che la borghesia al potere considera"civile". Ma lo Stato, il governo tecnico/dittatoriale di Monti, affiancati dalla Chiesa cattolica, mostrano quotidianamente tutta la loro inciviltà dichiarando guerra alle masse proletarie e popolari e doppiamente a noi donne, facendoci violenza in tutti i modi sia per le condizioni di lavoro che di vita e che vuole portarci indietro, a quello che definiamo “moderno medioevo”.

Stato, governo, padroni stanno portando avanti un peggioramento generale scaricando su di noi il taglio dei servizi sociali, dalla scuola alla sanità, l'aumento del costo della vita, ricacciandoci in casa, attaccando diritti conquistati con anni di lotte, in tema di maternità, di libertà di aborto, e trasformandoci in ammortizzatori sociali in carne e ossa, in un ruolo sempre più subordinato nella famiglia.

In risposta a tutto questo noi abbiamo detto: “La crisi non la paghiamo, le doppie catene unite spezziamo”!
Più aumenta una condizione di ritorno all'indietro, più si alimenta e si diffonde un clima/humus reazionario, maschilista, sessista, moderno fascista che crea il miglior terreno perché ci siano e aumentino le violenze sessuali sulle donne fino alle uccisioni. In Italia solo nel 2012 più di 100 donne sono state uccise e la maggior parte delle uccisioni sono avvenute in famiglia da parte di mariti, fidanzati, padri ecc, un vero e proprio bollettino di guerra, una guerra di bassa intensità contro le donne. E' una sorta di violenza preventiva sistemica, che si nutre di un “odio” verso le donne, in quanto possono pensare, scegliere, ribellarsi, lottare.

La violenza sessuale, le uccisioni delle donne non fanno che proseguire la discriminazione, il doppio sfruttamento che oggi va sempre più avanti sul terreno della condizione di vita e di lavoro generale delle donne.
Non e’ quindi questo Stato borghese che può difendere noi donne, che può  impedire le violenze sessuali. Questo Stato borghese e’ la causa, non la soluzione!
Noi lavoriamo perché la lotta contro le uccisioni e violenza sulle donne diventi una leva importante per scatenare la furia rivoluzionaria delle donne contro questa società capitalista, che fa dell'oppressione della donna uno dei suoi puntelli/base, per rovesciarla.
In questo percorso un passaggio importante è la proposta/appello per costruire uno sciopero delle donne, uno sciopero di classe e di genere per il lavoro, il salario, contro gli attacchi ai diritti delle donne, le discriminazioni, la doppia oppressione, contro le uccisioni e le violenze sessuali delle donne; uno sciopero che esprima con forza la nostra ribellione, una novità, una rottura inaspettata contro padroni, governo, Stato, e il sistema sociale borghese e maschilista. Stiamo lavorando perché un primo sciopero avvenga per l'8 marzo 2013.

Domani è il 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulla donne, e visto che questa conferenza cade proprio a ridosso di questa giornata di lotta auspichiamo che attraverso di essa si crei una sorta di ponte: vogliamo portare da qui, come compagne del Mfpr, organismo generato del Pcm Italia, a tutte le donne indiane che fanno la guerra popolare la nostra solidarietà e sostegno. Questo significa sia far conoscere alle masse proletarie e popolari femminili nel nostro paese la guerra del popolo indiano e il protagonismo diretto in essa delle tante compagne e migliaia di donne indiane, sia trovare forza e esempio per fare avanzare anche nel nostro paese il processo rivoluzionario che veda protagoniste le donne, in particolare le proletarie.

In queste iniziative di lotta abbiamo fatto appello alle donne, che si stanno mobilitando in Italia intorno a questa giornata del 25 novembre, a mandare il loro saluto e solidarietà alle donne indiane che lottano nella guerra popolare oggi più grande e incisiva che dà una risposta liberatrice anche alla condizione di dura violenza sessuale e oppressione, che in India le donne - e nel mondo - subiscono in maniera feroce.

In India molti stupri sono di guerra, compiuti da militari e paramilitari per reprimere ed annichilire la rabbia e la forza delle donne. Ma per tantissime donne la violenza e gli stupri subiti sono diventati una leva per ribellarsi per unirsi alla guerra popolare trasformandosi, in combattenti in “prima linea” del Partito Comunista maoista nella lotta rivoluzionaria, per la “rivoluzione nella rivoluzione”; e molte donne oggi hanno ruoli di dirigenti nella guerra e nel partito, ed esse sono un forte esempio per le donne in ogni parte del mondo.
“O vincono loro, l'imperialismo, lo Stato, i governi, i padroni… o vinciamo noi!” abbiamo detto in un'assemblea nazionale di donne proletarie che si è tenuta a Palermo nell'8 marzo scorso. E noi dobbiamo per forza vincere, costi quel che costi, perché siamo nel giusto, perché attraverso la "rivoluzione nella rivoluzione" noi donne dobbiamo lottare per una nuova società, una società socialista, per una nuova umanità. E la grande lotta delle compagne e donne indiane questo dice con forza: non solo di una lotta "per sé" si tratta, ma di una lotta complessiva che chiami a fare i conti con che tipo di nuova società si vuole costruire.

Dall'India al mondo intero… scateniamo la ribellione delle donne come forza poderosa della rivoluzione!

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario - Italia
Amburgo 24.11.2012

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