venerdì 28 dicembre 2012

pc 28 dicembre - INDIA, SI SUICIDA DOPO AVER SUBITO UNO STUPRO DI GRUPPO



AMRITSAR - Aveva subito uno stupro di gruppo il 13 novembre 
scorso e aveva denunciato i suoi aggressori. Una ragazza di 
17 anni si è suicidata dopo che un poliziotto aveva cercato 
di convincerla a ritirare la denuncia e a sposare uno dei suoi 
aggressori. La ragazza - secondo quanto appreso da fonti della 
polizia e della sua famiglia - è stata trovata morta ieri sera, 
dopo aver ingerito del veleno. La violenza era avvenuta durante 
un festival Diwali nella regione di Patial nello Stato di Punjab, 
a nord del Paese. 
Dopo la violenza si era rivolta alla polizia, denunciando gli 
stupratori, ma "uno dei poliziotti ha cercato di convincerla a 
ritirare la denuncia", ha riferito una fonte di polizia 
sottolineando che la giovane si è opposta più volte al ritiro 
dell'esposto.
Dopo il suicidio della 17enne, un ufficiale è stato licenziato e 
un altro è stato sospeso dalle sue funzioni per la gestione del 
caso, hanno riferito le autorità locali. La sorella della vittima ha 
dichiarato ieri alla televisione indiana Ndtv che i poliziotti 
locali erano andati oltre: "Hanno cominciato ad esercitare pressioni 
su di lei perché accettasse una somma di denaro a titolo di 
risarcimento o addirittura sposasse uno di loro". 
Prima del suicidio nessuno è stato arrestato nell'ambito della 
vicenda. 
Oggi tre persone sono state fermate, due presunti violentatori 
e una donna che li avrebbe aiutati. Sempre oggi, con una 
dichiarazione in televisione, il premier indiano Manmohan Singh 
ha dichiarato che le leggi sulla "sicurezza delle donne dovranno 
essere riconsiderate" e ha annunciato una commissione di 
inchiesta.
La nuova tragedia di una vittima di stupro arriva dopo che, 
da giorni, nel Paese si registrano forti tensioni in seguito ad 
un altro caso, quello della studentessa vittima di una violenza 
di gruppo su un bus il 16 dicembre scorso e ridotta in fin di vita. 
Un caso che ha mobilitato il Paese con numerose e ripetute 
manifestazioni - nel corso delle quali, nei giorni scorsi, non sono 
mancati anche scontri con la polizia - per chiedere sicurezza e 
un inasprimento delle pene contro le violenza sessuale.

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