lunedì 5 novembre 2012

pc 5 novembre - Obama in Pakistan... guerra del terrore con i droni


Assassini per mezzo di droni: la guerra del terrore degli Stati Uniti in Pakistan

Mentre i droni americani occupano il cielo in tutto il Nord Waziristan del Pakistan, gli Stati Uniti continuano a mentire circa le molte centinaia di persone comuni fatti a pezzi o incenerite e il terrore esercitato su tutta la popolazione.

Di recente, un funzionario dell'ambasciata americana in Pakistan ha insistito sul fatto che le proteste contro gli attacchi dei droni sono ingiustificati alla luce del "processo intrapreso volto ad evitare quelli che molto tristemente vengono chiamati 'danni collaterali'." Anche se non ha il permesso di rivelare informazioni riservate, ha detto, il numero di vittime civili è "piuttosto basso"...
Questa dichiarazione ha lo scopo di contrastare la copertura internazionale della notizia di un convoglio di centinaia di persone provenienti da tutto il Pakistan e decine di attivisti occidentali contro la guerra (comprese le donne del gruppo statunitense Code Pink) diretti in una città del Sud Waziristan per manifestare contro gli attacchi dei droni e la complicità del governo pakistano.

Il rapporto Living Under Drones [Vivere sotto i droni] statunitensi emesso da due gruppi di ricerca accademici nel mese di settembre dipinge un quadro molto diverso.

"Da giugno del 2004 a metà settembre 2012, i dati disponibili indicano che attacchi dei droni hanno ucciso 2.562-3.325 persone in Pakistan, di cui 474-881 erano civili, tra cui 176 bambini ... questi attacchi hanno anche ferito un ulteriore 1.228-1.362 gli individui. " (Secondo il Bureau of Investigative Journalism, un'organizzazione indipendente senza scopo di lucro con base alla City University di Londra i cui dati e la metodologia sono considerati validi.)

La discrepanza nei numeri è dovuta in parte al fatto che "ai fini dell'individuazione di vittime civili, il governo USA presume che tutti i maschi in età militare, uccisi in attacchi di droni siano combattenti." Il rapporto dimostra che questo non è vero. Eppure, anche l'interpretazione più ristretta della rivendicazione di Washington, che ha registrato un numero "piuttosto basso" delle vittime civili, può essere una bugia all'interno di una menzogna, dal momento che le cifre esatte, l'identità degli esseri umani che rappresentano e le circostanze della loro morte sono tutte ammantate di segretezza...

stralci da A World to Win News Service
8.10.12

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