giovedì 1 novembre 2012

pc 1 novembre - SIAMO CON GLI OPERAI ILVA IN SCIOPERO, MA L'USB, INSIEME A RICHIESTE GIUSTE, DICE VERE SCIOCCHEZZE

Lo Slai cobas per il sindacato di classe Ilva
appoggia e si unisce agli operai che da ieri stanno proseguendo lo sciopero contro il nuovo maledetto infortunio sul lavoro che ha stroncato la vita a Claudio Marsella, giovane operaio di 29 anni del rep MOF, e che pretendono di porre fine alle condizioni di lavoro del Mof e agli accordi che hanno permesso questa morte;
è d'accordo con l'Usb sulla denuncia del ruolo di Fim, fiom e Uilm e delle attuali Rsu, e
appoggia la denuncia contro i comportamenti antisindacali e antisciopero ricattatori e
terroristici portati avanti ieri dall'azienda e dai sindacati confederali - stesso atteggiamento che da tempo Ilva e OO.SS perseguono nei confronti dello Slai cobas Ilva e degli operai iscritti,

nello stesso tempo diciamo chiaramente che non siamo affatto d'accordo con alcune delle parole d'ordini che l'Usb scrive a sostegno di questo sciopero: la nazionalizzazione dell’Ilva, la piena garanzia del reddito per tutti i lavoratori sino alla bonifica dello stabilimento e del territorio.
Queste sono richieste sbagliate, inconcludenti e illusorie. Deviano dalla "guerra di classe" che gli operai, tutti, devono fare contro Riva e il governo per la messa a norma, vera e subito, degli impianti, con la difesa dei posti di lavoro, della salute e della vita - non ci sarà nessuna nazionalizzazione, nè quando l'Ilva era pubblica ha mai difeso la salute e la vita degli operai; non ci sarà nessuna garanzia di reddito ma solo migliaia di disoccupati in più a Taranto insieme ad una "mega nuova Bagnoli" che non ha salvaguardato nè ambiente nè lavoro.
La serietà e la gravità della situazione per gli operai Ilva e ditte non richiede queste "sciocchezze"!
D'altra parte, gli operai Ilva, anche gli operai che stanno partecipando allo sciopero indetto da l'Usb, non chiedono affatto nè lottano per queste cose, ma per ottenere difesa del lavoro in Ilva, sicurezza e salute.

Slai cobas per il sindacato di classe Ilva

STRALCI DA COMUNICATI DE USB

USB prolunga lo sciopero all'ILVA fino a sabato 3 ottobre contro Riva ed i sindacati "complici"
ORA BASTA!
TUTTI I RESPONSABILI DEVONO PAGARE
LO SCIOPERO CONTINUA FINO ALLE ORE 7 DI SABATO 3 NOVEMBRE
Dopo l’ennesima morte di un giovane operaio, vittima dello sfruttamento e del profitto ad ogni costo, come USB riteniamo che tutti, ma proprio tutti i responsabili di quanto è accaduto e sta accadendo dentro e fuori la fabbrica devono pagare:
- l’azzeramento degli accordi aziendali firmati da Fim-Fiom-Uilm;
- le dimissioni delle RSU in carica e elezione di nuovi Rappresentanti;
- la nazionalizzazione dell’Ilva visto che nonostante i pronunciamenti della Magistratura la proprietà ha continuato a produrre e seminare morte quanto e più di prima;
- la piena garanzia del reddito per tutti i lavoratori sino alla bonifica dello stabilimento e del territorio.
Per questi motivi abbiamo proclamato la continuazione dello SCIOPERO fino alle ore 7 di Sabato 3 Novembre 2012

USB DIFFIDA AZIENDA PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE

Incontro alla Prefettura di Taranto su diritto di sciopero e tutela della salute e della sicurezza.
L’USB Lavoro Privato Puglia ha diffidato l’ILVA per comportamento antisindacale. L’iniziativa si è resa necessaria in quanto l’USB è venuta a conoscenza di atti intimidatori nei confronti di lavoratori che hanno aderito allo sciopero, proclamato dall’USB fino alle 7 del prossimo 3 novembre, e di quelli che avrebbero voluto aderire.

Nello specifico, alcuni responsabili dell'azienda ed alcuni dirigenti hanno affermato e fatto circolare La voce che lo sciopero indetto dall’USB sarebbe stato “illegale” ed illegittimo, in quanto dichiarato da un sindacato non firmatario del contratto. Hanno anche minacciato sanzioni disciplinari nei confronti degli eventuali aderenti allo sciopero, di fatto impedendo o fortemente ostacolando il libero esercizio di un diritto tutelato dalla legge e dalla Costituzione...



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