giovedì 29 novembre 2012

pc 29 novembre - le lavoratrici del S. Raffaele in prima fila nella lotta per la difesa del posto di lavoro, ma anche contro la repressione poliziesca al soldo del padrone

ieri è stata l'ennesima iniziativa di lotta delle lavoratrici e dei lavoratori del S. Raffaele, che ormai va avanti da diversi mesi. E come ormai comprendono bene sia chi lavora all'HSR che nel resto degli ospedali pubblici e privati, la battaglia in corso è la variante del "progetto" Marchionne in salsa Sanità  e Pubblico impiego. Nella stessa serata di ieri nell'aula sindacale dell'ospedale si è tenuta la riunione del Coordinamento Sanità milanese per decidere come sostenere e sviluppare una mobilitazione unitaria di tutte le realtà e di cui resecontaremo in seguito.


ma anche i pazienti sono solidali con la lotta dei lavoratori del S. Raffaele
queste sono le lenzuola esposte dai pazienti ricoverati.

San Raffaele, due lavoratrici sul tetto
Protestano contro i licenziamenti
Tentativi delle forze dell'ordine per farle scendere. Le due donne chiedono lo sblocco della vertenza
Fine modulo
MILANO - Due lavoratrici del comparto dell'ospedale San Raffaele sono salite mercoledì mattina sul tetto dell'ospedale, per protestare contro il licenziamento di 244 dipendenti annunciato dall'azienda. Nonostante i tentativi della vigilanza di farle scendere, le due lavoratrici sono intenzionate a restare sul tetto e hanno chiesto lo sblocco della vertenza. «Da questa mattina alle 6 siamo accampate sul tetto dell'ospedale. Scenderemo solo quando avremo visibilità da parte delle televisioni nazionali, perché tutta l'Italia deve sapere in che condizioni si trova questo grande ospedale. E scenderemo solo quando l'amministratore delegato sospenderà la procedura di licenziamento collettivo» per 244 lavoratori del comparto», ha affermato Daniela Rottoli, vice coordinatrice della Rsu dell'ospedale. PORTATI VIA DI PESO - Le due dimostranti sono sostenute da una cinquantina di colleghi dei sindacati, che in mattinata avevano manifestato l’intenzione di occupare gli uffici della direzione. E’ stata la stessa clinica a richiedere l’intervento del personale della Digos, che ha avviato una trattativa con i contestatori rimasti temporaneamente nell’atrio e invitati, intorno alle 15.30, ad abbandonare gli spazi. Alcuni contestatori hanno tentato una resistenza passiva sedendosi a terra, ma sono stati sollevati di peso dagli agenti e trascinati verso l’esterno. Il gruppo ha quindi raggiunto il presidio permanente organizzato sulla spianata dell’ospedale dallo scorso 1° novembre. INCONTRO CON BEDIN - «Domani mattina alle 9 avremo un incontro con l'amministratore delegato Nicola Bedin», ha annunciato Angelo Mulè, responsabile della Rsu dell'ospedale San Raffaele di Milano. «La sua presenza ci è stata assicurata dalla direzione del personale, davanti al presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo», che oggi si è recato in via Olgettina. Un impegno pubblico dell'ad a partecipare in prima persona agli incontri con i sindacati era l'ultima condizione posta dalle due lavoratrici per scendere dal tetto. Già martedì sera Bedin aveva inviato una lettera alle rappresentanze sindacali dell'ospedale, dicendosi «pronto e disponibile a incontrare, senza indugio, la Rsu e le organizzazioni sindacale» a partire da mercoledì, e quindi prima dell'incontro previsto per venerdì 30. Questo dopo essere venuto a conoscenza del comunicato diffuso dai sindacati, da cui emergeva anche la loro disponibilità a discutere la proposta alternativa ai licenziamenti presentata dall'azienda. BASILIO RIZZO - «Ho cercato di salire sul tetto per incontrare le lavoratrici che vi sono salite stamattina, ma non mi è stato permesso per ragioni di sicurezza», ha riferito Basilio Rizzo, presidente del Consiglio comunale di Milano. «L'ad Nicola Bedin, tramite un suo funzionario, mi ha comunque assicurato che è disponibile a incontrare i sindacati domani mattina, se loro glielo chiederanno. Spero che le due lavoratrici a questo punto scendano dal tetto». Bedin è stato ascoltato nel pomeriggio in un'audizione dalla commissione Lavoro di Palazzo Marino. «Il sindaco Pisapia già da giorni si sta muovendo per cercare di raggiungere dei risultati su questa vertenza - ha aggiunto Rizzo -. In ogni caso, al termine di questo ciclo di confronti, la maggior parte dei gruppi consiliari è disponibile a fare un consiglio comunale aperto sul San Raffaele per ascoltare tutte le parti in causa». IN PROVINCIA - In mattinata una delegazione dei rappresentanti sindacali dell'ospedale è stata audita dalla Provincia. «Abbiamo fatto presente - chiarisce Margherita Napoletano, delegata Rsu - che con i licenziamenti di 244 lavoratori, la Provincia dovrebbe spendere dei fondi pubblici in corsi formativi per ricollocarli, ma ci è stato detto che la Provincia non dispone più di risorse allo scopo». I rappresentanti sindacali hanno inoltre chiesto che «se Rotelli continua a non dimostrare le perdite dell'ospedale, tutte le istituzioni intervengano per fargli cambiare idea, e in caso contrario, agiscano sulla Regione per farle acquisire l'ospedale». Redazione Milano online28 novembre 2012 | 18:08© RIPRODUZIONE RISERVATA

Di seguito articolo di stampa




Nessun commento:

Posta un commento