martedì 30 ottobre 2012

pc 30 ottobre - Si rafforza la cooperazione militare tra l'Italia imperialista e lo stato nazisionista d'Israele con l'appoggio della Nato contro le masse arabe



Italia-Israele, la scusa della "sicurezza"

dal sito: http://nena-news.globalist.it/

Non solo business né "sicurezza" con il Paese delle start-up. L'Italia di Monti opera una pericolosa scelta di campo schierandosi apertamente con Israele.




Il premier italiano Monti e quello israeliano Netanyahu
di Gabriele Benvenuti

Roma, 29 Ottobre 2012, Nena News - Sarebbe riduttivo interpretare le dichiarazioni del Prof. Monti a Gerusalemme, in merito alla "sicurezza" di Israele, quale pura formalità di protocollo diplomatico. Il vertice del 25 Ottobre svela, definitivamente, una precisa scelta politico-strategica italiana nel Mar Mediterraneo. Non solo accordi economici, quindi - peraltro in linea con le politiche UE, la quale, prima richiama il Governo Netanyahu al rispetto del diritto internazionale, poi approva il Protocollo ACAA - ma la riconferma di una malcelata cooperazione militare con Israele.

Non a caso, la visita di Monti è stata preceduta da un meeting tra gli Stati Maggiori Difesa dei due paesi, i quali hanno discusso, nel più completo silenzio mediatico, della "situazione geostrategica in Medio Oriente" e delle possibili ripercussioni "sui Paesi del bacino mediterraneo". L'incontro si è poi spostato su questioni più tecniche, quali la "cooperazione bilaterale" che prevede, anche, la "conduzione di attività di addestramento ed esercitazioni congiunte".

"La cooperazione con gli italiani si protrae da quasi un decennio", si legge in un comunicato stampa dell'aviazione israeliana, datato 17 Dicembre 2011. L'Aeronautica Militare, nelle proprie pubblicazioni, specifica addirittura la consistenza e la tipologia dei mezzi impiegati nelle singole fasi addestrative, che si svolgono presso i poligoni della Sardegna, tra i più grandi d'Europa, dove è possibile utilizzare munizionamento reale. Non è necessario possedere competenze analitiche per capire che, se in una simulazione, vengono schierati velivoli tanker per il rifornimento in volo, si vuole testare modalità operative "joint" per sortite a lungo raggio. Scenario tipico di un possibile attacco aereo alle facilities nucleari-militari iraniane.

Il tutto si svolge con la benedizione NATO, nell'ambito della partnership "Dialogo Mediterraneo".

Nulla di nuovo, penserà il cittadino italiano. Ma la chiave di lettura suggeritaci involontariamente dal Prof. Monti, il termine "sicurezza", ci aiuta a mappare il coordinamento nella pianificazione strategica che prefigura la partecipazione dell'Italia, quale partner attivo, nei futuri scenari operativi di Israele. Quindi, non "solo" complicità nei bombardamenti di Gaza, per la vendita di aerei addestratori, ma una connivenza ben più complessa, se si considerano i trend di lungo periodo.

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