martedì 23 ottobre 2012

pc 23 ottobre - la manifestazione della CGIL di sabato 20 nel commento di proletari comunisti

Dalla CGIL non ci saremmo aspettati certo una manifestazione che desse risposte di lotta all'attacco di padroni e governo, ma quella del 20 ottobre a Roma è stata una delle peggiori nella storia di questo sindacato.
Niente corteo, così i lavoratori si cominciano ad abituare a rinunciarvi, scarsa partecipazione (i pullman provenienti da tutta Italia non hanno riempito nemmeno il piazzale del palasport), pochi lavoratori attivi e molti funzionari, gazebo regionali e quelli delle categorie.
Una sagra paesana, una fiera del lamento dagli interventi dal palco di lavoratori in cassintegrazione e con vertenze ancora aperte che finivano tutti con "grazie di esistere" alla CGIL , un'"agorà" che la CGIL ha riempito di lavoratori in veste di questuanti verso padroni e governo.
Infatti dietro la parola "lavoro" scompaiono i lavoratori in carne ed ossa, le loro condizioni materiali d'esistenza, con un messaggio corporativo dove dentro il "lavoro" ci possono essere anche interessi dei padroni in crisi.
L'obiettivo dichiarato era quello di  "ricordare al Governo di mettere il lavoro prima di tutto" salvo aggiungere che la politica di austerità è stata un fallimento, come se Monti non fosse espressione della classe padronale e del capitale finanziario e che la sua politica dell'austerità non fosse la strada imboccata con decisione dai padroni per rovesciare la crisi sui lavoratori.
Le proposte della Camusso hanno mandato messaggi di conciliazione a questo governo come se Monti non fosse persino peggiore del precedente: detassazione delle tredicesime, correzione alla legge di stabilità, una spending review che significa licenziamenti di massa...la piattaforma da consegnare al PD. 
E poi niente sciopero anche il 14 novembre - sciopero europeo dichiarato in spagna,portogallo,grecia..- semplice giornata di lotta partecipando, senza sciopero, ad una manifestazione indetta dal sindacato europeo e da concordare con CISL e UIL.
Il passaggio sull'Ilva è decisamente filo governativo: " Vogliamo dire all'Ilva di Taranto che non ha più scuse: deve applicare l'Aia definita dal governo. Ora deve ridare ai lavoratori e alla città una condizione lavorativa positiva".
Sulla Fiat, dopo avere lasciato da soli gli operai di Pomigliano e la stessa fiom, spera ora di farsi una verginità sostenendo la decisione del giudice per il reintegro.

La manifestazione di Roma è stata preparata in fretta e furia dalla Cgil forse per contrastare quella della settimana prossima del Monti Day. Nonostante tutto molti lavoratori hanno preso e letto i nostri volantini, le locandine del PCm per il 27 affisse per tutta la piazza assieme a quelle sull'Ilva. La nostra presenza è stata ben visibile. Poi con il nostro banchetto abbiamo diffuso molte copie del giornale 'proletaricomunisti', copie degli opuscoli speciale Fiat e la propaganda internazionalista per la Conferenza di Amburgo a sostegno della guerra popolare in India del 24 novembre (con affissione anche di queste locandine).
Per il 27, oltre al nostro volantino, quello della Rete 28Aprile di opposizione nella cgil e qualche altro di orientamento comunista.
Lo slogan che richiedeva lo sciopero generale è stato lanciato da alcuni sindacalisti fiom e rilanciato anche da noi di proletari comunisti all'inizio e durante l'intervento del segratario generale Camusso ma con poco seguito.
Ma il versante positivo della cosa è che grazie anche alla linea e alla prassi della CGIL il terreno della lotta contro il governo e i padroni può decisamente essere occupato dalle forze classiste e rivoluzionarie se esse rompono con l'attendismo e l'opportunismo presenti anche nelle file del sindacalismo di base.
Per proletari comunisti la manifestazione nazionale no monty day del 27  è un'altra tappa della nostra propaganda e agitazione al servizio di questa linea.

proletari comunisti- PCm Italia
23 ottobre 2012

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