martedì 2 ottobre 2012

pc 2 ottobre - Il sogno di Squinzi e l'"effetto Fornero" sulle donne


L'attuale rappresentante dell'associazione dei padroni – la Confindustria - sogna un paese capace di recuperare competitività e spiega come ciò è possibile:
«Il mio sogno è semplice. Abbiamo perso 20 punti di competitività nei confronti della Germania. È il momento buono per porsi l'obiettivo di recuperarne almeno 10».
«Qualunque tipo di provvedimento sulla competitività passa per il fatto che bisogna lavorare di più, più ore, diminuendo festività e ferie, eliminando certi meccanismi di protezione anche eccessiva».
Squinzi ha ribadito che la proposta dovrà arrivare entro il 18 ottobre, quando il presidente del Consiglio andrà in Europa a presentare il programma dei prossimi mesi.
«Percepisco che tutti sono consci della difficoltà della situazione. Mai come adesso ho notato che tutti sono disponibili a mettere qualcosa sul tavolo e quindi questo mi rende fiducioso». Naturalmente si riferisce ai sindacati confederali e ai partiti amici.
Più chiaro di così è davvero difficile!
Se a questo aggiungiamo l'effetto Fornero sulle donne il quadro è completo!
A proposito dei dati sui disoccupati diffusi ieri dall'Istat e dell'effetto che la riforma Fornero ha avuto sul mercato del lavoro si dice:
Tuttavia i dati provvisori sull'occupazione diffusi ieri dall'Istat (relativi ad agosto – e quindi nel primo mese pieno di vigenza delle nuove regole) parlano di una contrazione del numero degli occupati di ben 75mila unità rispetto a luglio 2012, pari a un calo congiunturale dello 03%. Una contrazione «significativa» e «che ha coinvolto essenzialmente personale femminile», ha sottolineato Carlo Dell'Aringa, economista del lavoro all'università Cattolica di Milano.

Si tratta cioè «di donne in part-time o con altri contratti flessibili, soprattutto legate al settore terziario, che hanno perso il posto di lavoro per via del brusco calo della domanda interna
di beni di consumo, del commercio, delle vendite».

I padroni, come diciamo spesso, hanno le idee chiare, crisi o non crisi, sta agli operai, alle masse popolari organizzarsi per preparare la giusta risposta!

Dal sole 24 ore di oggi

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