mercoledì 26 settembre 2012

pc 26 settembre - repressione fascista e poliziesca in Spagna contro il grande movimento di protesta

"Non ce ne andremo finché non sarà uscito l'ultimo deputato".  una nuova manifestazione MADRID - Congresso sotto assedio a Madrid, dove migliaia di manifestanti sono scesi in piazza al grido di "Dimissioni". La polizia spagnola ha caricato i manifestanti che protestano contro il governo. Almeno 28 sono stati arrestati e 64 feriti il bilancio finale.

I manifestanti avevano cercato di rompere il cordone di polizia a protezione del Parlamento. A quel punto sono cominciati gli scontri, in una piazza gremita da qualche migliaio di indignados che chiedevano le dimissioni del governo per una manovra economica giudicata durissima e iniqua.

Secondo i giornalisti sul campo, le forze di sicurezza antisommossa hanno usato anche proiettili di gomma di disperdere i migliaia di dimostranti davanti al palazzo. Tra gli slogan urlati dai manifestanti "dimissioni" e "democrazia sequestrata" assoggettata "ai mercati finanziari".

La protesta si è svolta senza incidenti nelle prime ore del pomeriggio. Poi, intorno alle 19,00, le cariche della polizia quando, dalla marea in crescendo, concentrata in plaza Neptuno, si sono sganciati alcuni drappelli di manifestanti e hanno cominciato a lanciare oggetti e a premere sulle alte recinzioni di ferro, che sbarravano il passaggio alla sede della Camera, riunita in  sessione plenaria. Obiettivo della manifestazione, convocata nelle reti sociali dal coordinamento 25-S, era cingere in maniera simbolica Il Parlamento e "salvare" la sede della sovranità popolare dal "sequesto compiuto dalla Troika e dai mercati finanziari, realizzato in collaborazione con la maggioranza dei partiti politici".

'Occupa il Congresso', lo slogan poi trasformato in 'Circonda il Congresso', anche a seguito degli allarmi lanciati alla vigilia sul fronte dell'ordine pubblico. F

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